L'abito fa il monaco: la scienza spiega i vestiti sexy

Ricercatori dimostrano che chi indossa un abito sexy viene percepito anche come più intelligente da chi osserva

L'abito fa il monaco: la scienza spiega i vestiti sexy

Rachael Worrell e Alfredo Gaitan, ricercatori della University of Bedfordshire, in Inghilterra, hanno condotto uno studio che potrebbe rovesciare i più comuni stereotipi sulle donne: ovvero coloro che si vestono con abiti sexy sembrano persone più intelligenti e più portate ad essere fedeli.

A 64 studenti con una media di 21anni sono state mostrate due fotografie che rappresentavano una modella di circa 30 anni vestita con giacca, gonna e top, dapprima più lunghi e successivamente più succinti, con più centimetri di pelle in vista. Il test prevedeva una classificazione secondo il maggior punteggio tra le opzioni di intelligenza, fedeltà, personalità, morale, volontà ad avere rapporti sessuali e carriera. I risultati, presentati alla conferenza della British Psychological Society a Nottingham, hanno evidenziato che al contrario di quanto si aspettassero i ricercatori, a ottenere i punteggi più alti per intelligenza e serietà sia stata la foto con la modella vestita con abiti più sexy. Gaitan, ha successivamente commentato: "Pensiamo ci siano ancora degli atteggiamenti negativi ma, probabilmente, le persone iniziano a vedere qualcosa di positivo nell'abbigliamento sexy".

E non è tutto: da una ricerca guidata da Sean Talamas dell’Università scozzese di St. Andrews, è stato rilevato che anche le persone attraenti sono considerate più intelligenti. Per dimostrarlo, il team di Talamas ha preso in esame un certo numero di studenti di facoltà diverse e relativi libretti universitari, affiancando volti e voti dopo aver operato sulle immagini una standardizzazione grafica per renderle più semplici possibili ed eliminando tutto quello che potesse influenzare il parere, come ad esempio gioielli o trucco. Calcolata la media di valutazioni per ciascuna identità, è stata richiesta a quattro gruppi di partecipanti una graduatoria ottenuta tra le opzioni di attrazione, intelligenza serietà e rendimento scolastico.

Il risultato ha dimostrato che i visi giudicati più attraenti avevano ricevuto il maggior numero di voti tra intelligenza, serietà e rendimento scolastico.

Ad ogni modo nella realtà non vi è nessuna correlazione pratica tra beltà ed effettivi risultati accademici: i miti resistono ma forse qualcosa sta cambiando veramente.

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