Sesso in volo, i segreti hot di una hostess: "Rapporti orali e droga"

Mandy Smith, hostess di Virgin Atlantic, racconta i segreti più piccanti dei voli: "Sesso tra equipaggio e passeggeri, rapporti orali, mani sotto le gonne"

Sesso in volo, i segreti hot di una hostess: "Rapporti orali e droga"

Sono in molti a indicare l'aereo come uno dei luoghi più desiderati per il sesso: se sono in pochi a essere riusciti a consumare un amplesso ad alta quota, tantissimi sognano di farlo. A confermare ciò è anche una hostess, Mandy Smith, che in un libro dal titolo "Cabin fever: memorie di una hostess della Virgin Atlantic" rivela come il sesso in aereo sia più "reale" di quanto si possa immaginare. In un'intervista sul New York Post, la hostess ha rivelato i particolari più segreti dei voli: rapporti orali consumati tra passeggeri ma anche tra i membri dell'equipaggio, mani infilate sotto le gonne delle hostess, viaggiatori che - approfittando del buio notturno - si masturbano. Mandy racconta anche di una coppia in prima classe che, durante un rapporto sessuale, è rimasta in mutande; quindi svela di aver fatto sesso con il pilota di un Cessna, suo fidanzato. «Il mio corpo era come un pannello solare erotico, si caricava con l’energia del sole e i miei ormoni non facevano che urlare “prendimi”». Ma le sue avventure ad alto tasso erotico e ad alta quota non finiscono qui, perché Mandy dice di aver fatto sesso in volo anche con un miliardario arabo sul volo per Dubai.

La hostess senza peli sulla lingua racconta: «Più di una volta, i passeggeri mi hanno infilato la mano sotto la gonna e, quando si sono spente le luci, li ho visti masturbarsi mentre gli altri dormivano». Mandy spiega come la sua professione le abbia permesso di avere una vita sessuale piuttosto frenetica: «Dai Caraibi al Sudafrica, avevo un uomo in ogni aeroporto. Il mio posto preferito era un club delle Barbados pieno zeppo di fusti. Una sera ho portato un’intera squadra di rugby nella stanza della mia collega - ricorda - e la vasca da bagno ha ceduto perché eravamo in troppi. Portavo sempre degli accessori erotici con me, la mia valigia era un “sex shop” itinerante».

Mandy fa anche dei nomi: «Ho anche partecipato a feste con Richard Branson [fondatore del Virgin Group, di cui fa parte la compagnia aerea per la quale lavora la donna, ndr] e Ronan Keating. Alla festa nella villa di Richard lo champagne si sprecava, mi ubriacai con un mix di vodka e Red Bull. Alla fine del weekend ogni ospite ricevette una borsa piena di preservativi». A un certo punto, però, Mandy ha detto basta: «Fummo invitate a un addio al celibato a Las Vegas per cui non si badò a spese.

Dopo fiumi di alcol fummo portate in una gigantesca suite, dove la gente faceva sesso ovunque e la droga era allineata sui tavoli. Noi non la toccammo perché la “Virgin” fa continui test, ma approfittammo dello champagne».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica