Il padre Filippo di Edimburgo È entrato nella leggenda inglese come il coniuge più longevo di tutta la storia reale d’Inghilterra. Ora ha 97 anni e gode di buona salute. Dalla firma si evince una struttura forte e sicura, dotata di una buona energia vitale che gli ha conferito una salute stabile. L’apparente silenziosità nell’abituale comportamento e la capacità di “stare al suo posto” come principe consorte, non hanno tolto nulla al suo Io combattente e determinato. Si dimostra persona dal linguaggio semplice e chiaro, poiché non sopporta ogni forma di mistificazione, essendo persona schietta e sincera. L’iniziale molto grande ci suggerisce un attaccamento al casato d’origine che non ha mai dimenticato. In sostanza la firma non dimostra un grande senso paterno, ma piuttosto una personalità silente e riservata, ma nel contempo determinata nel portare avanti le proprie idee, soddisfacendo sempre e comunque se stesso e i propri ideali.
Il figlio Carlo d’Inghilterra La firma sottolineata, espressione di emulazione del padre, e gli angoli appuntiti indicano il desiderio di essere libero di manifestare sé stesso, svincolato da schemi stereotipati che le norme imposte dall’alto lo condizionavano. Forse il suo stesso ruolo, impostogli da un’educazione rigida, può aver tarpato le ali e imposto una sottomissione che vive come adeguamento passivo. La repressione subita da parte del padre non ha formato un Io adeguatamente forte per cui il bisogno di libertà e di uscire dalle regole è stata la naturale conseguenza.
Rapporto padre-figlio La relazione tra i due non è stata facile per la diversità di approccio alla vita di relazione.
Più sottomesso e poco incisivo, Carlo non è stato capace di affrontare con la dovuta grinta i diverbi col padre; quest’ultimo ha invece saputo intervenire con decisione nell’orientare le scelte anche personali del figlio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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