"Dietro i freddi numeri ci sono persone". Stretta di Meloni sulla sicurezza sul lavoro

Il messaggio del primo ministro alla “Cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro”: “Puntare su controlli stringenti e pene più severe”

"Dietro i freddi numeri ci sono persone". Stretta di Meloni sulla sicurezza sul lavoro
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“La sicurezza sul lavoro è un tema che sta particolarmente a cuore a questo Governo, ed è una delle priorità di cui ci stiamo occupando di più fin dal nostro insediamento, anche nel confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché questa è una sfida che non tocca solo le Istituzioni, ma che coinvolge tutti, ad ogni livello. Tutti, nessuno escluso, devono sentirsi parte in causa”. Così Giorgia Meloni nel messaggio inviato alla "Cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro" in corso presso la Sala del Mappamondo della Camera. Il primo ministro ha rivolto un saluto ai familiari delle vittime di infortuni sul lavoro presenti, ricordando che dietro dietro ai freddi numeri e alle statistiche ci sono volti, storie, famiglie, persone in carne ed ossa. Il nostro compito, ha rimarcato Meloni, è "pensare a quelle persone, quando si fanno delle scelte e si prendono delle decisioni”.

Il governo intende fare la propria parte in tema di sicurezza sul lavoro, l'obiettivo è quello di prevedere controlli molto più stringenti, pene più severe per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro e una sempre più diffusa cultura della prevenzione. Meloni ha ricordato che negli ultimi mesi è stata disposta l'assunzione di 1.600 ispettori del lavoro in più, con l'obiettivo di raddoppiare il numero delle ispezioni già durante l'anno. E, ancora, la patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi e la lista di conformità per le imprese, che dimostrano comportamenti corretti e rispettosi delle regole, senza dimenticare gli interventi sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali: "Abbiamo reintrodotto il reato penale di somministrazione illecita di lavoro, che in passato era stato depenalizzato ma che è risultato essere la fattispecie di reato cresciuta di più nel tempo. Ci siamo fatti carico anche di proteggere il mondo della scuola, estendendo la tutela assicurativa Inail a tutto il personale scolastico e agli studenti e istituendo un fondo per risarcire i famigliari delle vittime. Abbiamo previsto misure più stringenti e controlli più accurati, affinché i ragazzi siano assistiti dai tutor scolastici e dai referenti aziendali durante tutto il periodo di frequentazione dei locali aziendali, proprio per garantirne la sicurezza e il non coinvolgimento in mansioni a rischio".

L'impegno sulla prevenzione è determinante, ha proseguito il premier, ponendo l'accento sulla decisione dell'Inail di raddoppiare, rispetto al 2023, le risorse a disposizione dei datori di lavoro per aumentare i livelli di sicurezza, per un totale di oltre un miliardo e mezzo di euro. Ma non solo. Meloni s'è detta altresì convinta che possa essere uno strumento in più portare il tema della sicurezza sul lavoro anche nelle scuole, per diffondere tra le giovani generazioni la cultura della prevenzione e contribuire a formare cittadini consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele dei lavoratori: "So che c'è una proposta di legge parlamentare che si muove in questa direzione, già approvata alla Camera e ora all'esame del Senato, e il mio augurio è che sempre più iniziative in tal senso possano essere promosse e portate avanti".

Nel corso del suo intervento, Meloni ha citato Papa Francesco, che disse che la sicurezza sul lavoro "è come l'aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardì.

Parole molto chiare che indicano il nostro cammino: fare tutto ciò è necessario e possibile per fare in modo che non sia più troppo tardi". La sicurezza sul lavoro non è un costo, ha ribadito il premier, ma un diritto sacrosanto di ogni lavoratore e il suo esecutivo continuerà a profondere il suo massimo impegno per garantirlo.

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