Conservatori in pista: lotta al centralismo Ue e al fanatismo green

In Sicilia il gruppo Ecr in conclave per ribadire la posizione atlantista e il sostegno alla produttività

Conservatori in pista: lotta al centralismo Ue e al fanatismo green
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La vista dell'azzurro del Mare Nostrum fa da cornice all'evento organizzato dai conservatori europei che in questi giorni si sono dati appuntamento a Brucoli in Sicilia per le giornate di studio del gruppo dell'Ecr. Si tratta di un evento che assume particolare importanza mentre si svolgono le trattative per la plenaria dell'Europarlamento in cui si voteranno le nomine proposte dal Consiglio europeo. La scelta della Sicilia non è casuale e testimonia sia la centralità dell'Italia sia l'attenzione per il Mediterraneo. L'appuntamento siciliano è la prima occasione per riunire gli 83 europarlamentari del gruppo Ecr che, dopo il sorpasso sui macroniani di Macron, è ad oggi il terzo gruppo al parlamento europeo.

Presenti anche gli eurodeputati dei nuovi partiti che hanno aderito all'Ecr, dal partito democratico danese (Danmarksdemokraterne) ai Bulgari di «C'è un popolo simile» (ITN), dal partito Unione lituana degli agricoltori e dei verdi (Lietuvos valstiei ir alij sjunga) ai rumeni di AUR.

Sono arrivati in Sicilia anche i francesi eletti con Reconquête e poi usciti dal partito dopo la rottura con Zemmour, l'esponente croato del Movimento per la Patria (Domovinski Pokret), i ciprioti del Fronte popolare nazionale (Ethniko Laiko Metopo, ELAM) e dalla Lettonia Lista Unita (Apvienotais Saraksts, AS). I conservatori hanno aggiunto per la prima volta anche un delegato del Lussemburgo mentre dalla Finlandia è stato accolto il Partito dei finlandesi (Perussuomalaiset).

A fare gli onori di casa, insieme al segretario generale del partito Ecr Antonio Giordano, c'è il co-presidente dei conservatori europei Nicola Procaccini che traccia l'agenda dei conservatori: «Le giornate di lavoro servono a fissare le priorità politiche su cui ci batteremo nella nuova legislatura. Le nostre priorità sono resistere alla tendenza verso il super stato europeo centralista che spoglia le nazioni delle loro legittime competenze e contrastare la riforma dei trattati in senso federalista. Inoltre, un approccio più razionale alla transizione verde che in questi anni è stata la croce della politica europea e il sostegno alla competitività produttiva europea in particolare sostenendo agricoltori, allevatori, pescatori e tutti coloro che vivono e lavorano nel mondo rurale ma sono stati messi alla berlina».

Procaccini ha poi sottolineato un altro aspetto fondamentale per i conservatori: «la posizione occidentale e atlantista e un atteggiamento risoluto contro l'invasione russa in Ucraina».

Nei giorni in cui si discute la creazione di un gruppo sovranista, il collocamento in politica estera è una delle principali distinzioni con i conservatori ed è un elemento fondamentale anche per i polacchi del Pis. Proprio oggi si terrà un'importante riunione a porte chiuse tra le delegazioni dei conservatori per definire ruoli e incarichi tanto nel partito Ecr quanto nel gruppo europeo. Come spiegato dal portavoce nazionale di Vox José Antonio Fuster la creazione di un nuovo gruppo non compromette l'unità delle destre: «possiamo essere uniti anche con gruppi differenti» spiegando che «anche con gruppi differenti possiamo unirci e lavoreremo per questo sempre». Le giornate di studio continuano anche oggi e si concluderanno domani con un panel in cui interverrà anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Intanto ieri Geert Bourgeois, capo delegazione dell'N-Va fiammingo, ha preso parte per il gruppo Ecr a Bruxelles alla riunione della conferenza dei presidenti del Parlamento Europeo con il presidente della Commissione Europea Von der Leyen: «Non posso entrare nei dettagli. In generale è stata una buona discussione». Ursula von der Leyen «ha illustrato le linee guida del suo programma politico.

Noi abbiamo illustrato le nostre priorità, è tutto quello che posso dire».

Continuano le trattative in vista del voto del 18 luglio in cui l'Europarlamento dovrà esprimersi sulle nomine per i top Jobs e in cui l'Ecr può giocare un ruolo importante.

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