Saviano smercia patacche anche sui boss

Dopo le dichiarazioni di Saviano su Sandokan Schiavone, del clan dei Casalesi

Saviano smercia patacche anche sui boss
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Che pataccaro. Il 28 marzo scorso, dopo aver appreso del pentimento del capo camorrista Sandokan Schiavone, Roberto Saviano aveva detto che «Sandokan è una parte dello Stato, la Camorra è una parte dello Stato» e che si era pentito, sì, ma «perché potrebbe averlo fatto?». Perché? Saviano si era risposto che «potrebbe averlo fatto perché deve aggirare l'ergastolo ostativo, che a un boss blocca la possibilità di uscire dal carcere... Aveva deciso di morire in galera, qualcosa gli ha fatto cambiare idea». Che cosa? «Uno Stato molto fragile a cui basterà dire qualche fesseria per poter recuperare la vita libera».

Ora che le fesserie le ha dette, lo Stato si accorto che erano proprio fesserie, e ha rispedito Sandokan al 41bis. Nessuna rivelazione sconvolgente sui clan dei Casalesi, sui rapporti tra politica e affari, niente di niente. Che pataccaro. A rispedirlo al carcere duro è stato il procuratore napoletano Nicola Gratteri (non proprio un amico del Governo) e poi il Guardasigilli Carlo Nordio, che ha controfirmato. Quindi lo Stato non è «molto fragile». Forse non lo erano neanche lo Stato e il Governo che nel gennaio 2023 arrestarono Matteo Messina Denaro: quando Saviano disse subito che «è difficile pensare che il merito sia del governo Meloni, il meno antimafioso della nostra storia». Saviano disse pure che «l'ergastolo ostativo non ha più senso». Giorgia Meloni aveva appena detto che il Governo era a favore dell'ergastolo ostativo, perché eliminarlo sarebbe stato un assist ai mafiosi: allora Saviano, pur di darle contro, aveva subito detto che l'ergastolo ostativo non ha più senso.

Le morali sono due. Il governo «meno antimafioso della nostra storia» ha catturato il superboss mafioso. Poi il timore dell'ergastolo ostativo (re-imposto dal Governo) fa pentire il superboss camorrista: che però, dice Saviano, tornerà libero dopo aver detto due fesserie.

E ora il supercapo ha detto le fesserie, ma il Governo l'ha rispedito al 41 bis. Prima morale: il governo combatte le mafie, Saviano combatte il governo. Seconda morale: forse il pataccaro che dice fesserie non è solo Sandokan.

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