La sinistra all'attacco sui vaccini chiede a Schillaci di chiarire. Ma c'è l'ipotesi inammissibilità

Dopo l'emendamento di Borghi (Lega)

La sinistra all'attacco sui vaccini chiede a Schillaci di chiarire. Ma c'è l'ipotesi inammissibilità
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La bomba leghista sui vaccini per i minori raccomandati e non più obbligatori, quell'emendamento al decreto liste d'attesa firmato dal senatore leghista Claudio Borghi (nella foto) per silurare la Legge Lorenzin, ha i suoi strascichi polemici anche il giorno dopo, nonostante le prese di posizione dello stesso Borghi che sui suoi social aveva definito l'iniziativa come «personale». Così ieri, domenica, è stata Più Europa ad affilare le armi, reclamando chiarimenti dal resto della maggioranza sull'emendamento Borghi che mira a far decadere l'obbligo vaccinale per i minori. «Visto che la scelta di non vaccinare non riguarda solo chi non si tutela con il vaccino e che le campagne vaccinali sono fatte per creare immunità di gregge e proteggere tutti, in particolare le persone più indifese - attacca il segretario di Più Europa Riccardo Magi - chiediamo al Ministro della Salute Schillaci di venire in aula a spiegare che politica sulle vaccinazioni intende portare avanti il governo, se prevede l'abolizione dell'obbligo come vuole la Lega oppure no». Insomma, «viste le posizioni no-vax del secondo partito di maggioranza guidato da uno dei due vicepremier, nonché ministro dei Trasporti, Matteo Salvini», per Magi serve «un chiarimento sulla politica che il governo Meloni vuole mettere in atto per il futuro e che riguarda la salute dei cittadini, in particolare quella dei più piccoli e dei più fragili».

Ma con un video postato su X, è ancora il firmatario del controverso emendamento, il leghista Borghi, a ridimensionare la portata della sua iniziativa, smontando in particolare l'ipotesi che si tratti di una «offensiva no-vax». «Due parole per spiegare meglio la mia proposta di abolizione della legge Lorenzin spiega nel post l'esponente del Carroccio - perché i giornali come al solito scrivono sciocchezze. Non è una proposta no vax e non è follia antiscientifica o ritorno al medioevo, anzi, è adeguarsi alle migliori pratiche internazionali». Questo perché, insiste Borghi, «se fosse una proposta no-vax avrei proposto l'abolizione dei vaccini», mentre «io sto proponendo di abolire l'obbligo vaccinale», e questo «perché c'è un'ampia letteratura scientifica che indica che l'obbligo porta al rifiuto al vaccino», comportando a conti fatti «l'effetto opposto di una ampia copertura vaccinale».

Ma la discussione e le polemiche potrebbero essere del tutto sterili.

L'emendamento di Borghi, infatti, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari all'agenzia LaPresse, dovrebbe essere giudicato «inammissibile per estraneità di materia» dalla commissione Affari sociali e sanità di Palazzo Madama, che deciderà sul punto domani.

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