Show a Wimbledon. Sinner vince il derby con il vero Berrettini

Straordinaria sfida tra i due azzurri. Successo del n.1 del mondo in 4 set

Show a Wimbledon. Sinner vince il derby con il vero Berrettini
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Non è il Tempio del Tennis, ma Casa Italia. C'era ieri il tetto a coprire il Centrale di Wimbledon. Giornata tipica di Londra: pioggia a intermittenza e tanta umidità. Sull'erba dei Championships il derby tanto atteso tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini ha tenuto banco. La sfida tra l'attuale n.1 del mondo e il più "erbivori" degli italiani, ricordando la Finale del 2021 in questo Slam, ha catalizzato l'attenzione di tanti. Nel box di Jannik presente il CEO della F1, Stefano Domenicali, viste la partnership che il campione altoatesino ha con il Circus e la possibilità di esserci in Gran Bretagna per il week end di Silverstone. Ha risposto all'appello anche chi ha affiancato per un ventennio il re di questi campi, Roger Federer. Ci si riferisce a Mirka Vavrinec.

Nel primo parziale i due contendenti hanno rasentato la perfezione al servizio. Entrambi hanno optato alla battuta per la traiettoria centrale, la più redditizia su questa superficie. Arduo rispondere, ma Jannik è stato quello ad andare più vicino a strappare il servizio al connazionale nel decimo game. San Servizio però ha supportato Matteo. Si è andati al tie-break e nel mind game il più risoluto è stato il n.1 del mondo. Pur perdendo il primo punto in maniera banale sul suo servizio, il 22enne pusterese ha trovato in risposta colpi notevolissimi e per il romano c'è stato poco da fare. Con il punteggio di 7-6 (3) la prima frazione ha sorriso a Jannik.

Nel secondo set il classe 2001 del Bel Paese ha provato a mettere tanta pressione in risposta, non essendo però così pragmatico nello sfruttare le palle break costruite. Di contro, il romano è stato super concreto nel sesto game e, anche per via di alcuni errori del nativo di Sesto Pusteria, il break in suo favore si è tramutato in realtà. Reazione d'orgoglio di Sinner che, capitalizzando qualche seconda in battuta di troppo di Matteo, ha conquistato il contro-break immediato. Il rendimento di Jannik è stato eccelso, andando vicino nel nono game al nuovo break, ma è spettato nuovamente al tie-break il giudizio. Un po' come accaduto nella frazione precedente, il n.1 ATP l'ha spuntata con maggior solidità con lo score di 7-6 (4).

Nel terzo parziale c'è stato, però, il calo del pusterese e bravissimo Berrettini a trovare consistenza e risolutezza nel suo tennis, archiviando la frazione sul 6-2 con il fare fiero di chi ne sa lunga di questi campi.

Il quarto parziale è andato in scia a quanto visto poco prima. Un Sinner falloso e nervoso ha subito il break nel terzo game da un Matteo in grande spolvero. Livello stellare e l'altoatesino con grandissimi carattere e qualità ha reagito, strappando il servizio a Berrettini. Una battaglia su ogni punto in cui entrambi hanno spolverato le righe con traccianti da ogni zona del campo. Si è giunti alla stretta finale e c'è stato il terzo tie-break.

In questa sfida fantastica sui dettagli, Sinner ha prevalso sul punteggio di 7-6 (4), ma onore al merito a un grandissimo Matteo Berrettini. Il pusterese se la vedrà nel terzo turno contro il serbo Kecmanovic. In tutto questo è sfumato ieri in giornata la possibilità di un altro derby per il tennis italiano maschile.

Fabio Fognini (foto piccola) ha sconfitto un Casper Ruud (n.8 del seeding) che l'erba non riesce proprio a farsela piacere. Sulla sua strada ci sarà al terzo turno Roberto Bautista Agut, che ha fermato la corsa di Lorenzo Sonego.

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