Esercitazioni congiunte contro il terrorismo: cosa c'è dietro le manovre di Russia e Cina

Russia e Cina hanno effettuato manovre militari in una zona fluviale nei pressi del ponte di Heilongjiang, che collega la città russa di Blagoveshchensk con la città cinese di Heihe. Il loro obiettivo: combattere

Esercitazioni congiunte contro il terrorismo: cosa c'è dietro le manovre di Russia e Cina
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Esercitazioni congiunte tra Pechino e Mosca contro il terrorismo transfrontaliero. I due partner hanno effettuato manovre militari in una zona fluviale nei pressi del ponte di Heilongjiang, che collega la città russa di Blagoveshchensk con la città cinese di Heihe, nel nord-est della Cina. Le operazioni sono andate in scena lo scorso 25 giugno ma sono state rese note soltanto adesso, con la pubblicazione di un articolo sul quotidiano ufficiale dell'esercito cinese, il PLA Daily. Si è tratta della prima esercitazione antiterrorismo tra i due Paesi da quando la Russia ha lanciato la sua offensiva in Ucraina all'inizio del 2022.

L'esercitazione antiterrorismo tra Cina e Russia

Occhio alle date e attenzione al calendario. L'esercitazione sino-russa è andata in scena soltanto pochi giorni dopo gli attacchi terroristici che, lo scorso 23 giugno, hanno scosso la regione meridionale russa del Daghestan, nei quali almeno 22 persone sono state uccise in sparatorie in due sinagoghe, due chiese ortodosse e in un posto di blocco di polizia. Sono anche avvenute circa tre mesi dopo il terribile assalto avvenuto in una sala concerti di Mosca, durante il quale oltre 140 persone hanno perso la vita.

Secondo l'articolo del quotidiano dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA), l'esercitazione congiunta della scorsa settimana ha simulato una situazione in cui "terroristi tentano di attraversare il confine" per compiere attacchi. Durante le manovre, le truppe cinesi e russe hanno fatto ricorso a ricognizioni aeree, intercettazioni marittime e imboscate sulla terraferma per bloccare e catturare i nemici "virtuali".

Pare inoltre che l'attenzione delle truppe di Mosca e Pechino fosse rivolta al rafforzamento della condivisione di intelligence e del coordinamento operativo, e che l'esercitazione abbia mostrato la "ferma determinazione" di entrambi gli eserciti ad adottare misure efficaci per combattere "tutte le forme di terrorismo, separatismo ed estremismo", proteggendo le loro aree di confine.

Un nuovo punto di incontro

Il South China Morning Post ha ricordato che non è la prima volta che i Russia e Cina tengono esercitazioni congiunte incentrate sulla lotta al terrorismo. Nel 2019, la People's Armed Police Force, una forza paramilitare cinese, aveva preso parte a un'esercitazione con la Guardia nazionale russa, tenutasi in Russia.

Secondo quanto riportato dalla Tass, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha ribadito la cooperazione in corso tra i due Paesi nella lotta al terrorismo, anche attraverso piattaforme multilaterali, durante un incontro con il suo omologo cinese Wang Yi ad aprile.

Nel frattempo la Cina ha intensificato la propria campagna contro il terrorismo e il separatismo, in particolare nella provincia dello Xinjiang, sebbene Pechino abbia affermato che la regione più occidentale non sia stata toccata da attacchi terroristici dal 2017.

La Russia collabora con la Cina in tutti i settori, compresi quelli

sensibili, ha ribadito alla stampa il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Sì, collaboriamo con la Cina in tutti i settori, compresi quelli sensibili", ha dichiarato l'alto funzionario russo.

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