Entra in campo Abete, il presidente fedearle. Vista la brutta Italia di Lippi e visto il vento che spira nel caso Balotelli. Anche il presidente ha provato a dire la sua. Facendo capire e non capire. Ovvero decide Lippi, ma a me piacerebbe.... Tradotto in breve: vorrei Balotelli, ma non posso dirlo. E allora meglio girare intorno all'argomento: «Per l'Italia quello del gol è un problema reale. Manca un bomber alla Gigi Riva». Abete è preoccupato dalla scarsa vena realizzativa degli attaccanti azzurri a circa tre mesi dall'inizio dei Mondiali. E sul tormentone Balotelli gira la domanda a Lippi: «Le sue qualità sono indiscutibili, ma devo rispettare il ruolo del ct e la valutazione spetta a lui». Quanto al futuro del ct azzurro dopo i Mondiali, Abete ribadisce quanto detto in passato: «C'è l'impegno di fare chiarezza entro maggio e sarà rispettato».
Il presidente intanto ha promosso la retroguardia azzurra, in una intervista rilasciata a Sky sport 24: «Non è arrivato il gol, ma c'è stata una buona tenuta in difesa», dice Abete a Sky Sport 24. Il problema è il gol: «Non c'è stata continuità di quei giocatori che possono salire nei primi posti della classifica dei bomber della nazionale». E allora perchè non provare anche Balotelli? Abete si limita ad evidenziare le potenzialità dell'attaccante dell'Inter: «Da dirigente il mio primo dovere è quello di rispettare il ruolo del tecnico. Balotelli è maturo e Lippi può contarci, ma spetta a lui decidere. Le qualità del giocatore sono indiscutibili, ieri con l'Under 21 si è sacrificato anche nel gruppo.
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