L'Aquila - A una settimana dal terremoto "la fase dell’emergenza è terminata. Ora - afferma la Protezione civile, nel suo sito - inizia quella dell’assistenza e della ricostruzione". Attualmente sono 25.050 le persone accolte in 67 aree di ricovero, composte da 4.175 tende, 39 cucine da campo e 1.396 bagni, di cui 108 attrezzati per i disabili; 21.221 i cittadini ospitati negli alberghi.
L'impegno dei volontari I volontari sul territorio continuano ad assistere la popolazione: circa 9.500 per turno i pasti che le 10 cucine allestite dal volontariato riescono a preparare.
Vigili del fuoco Sono 2.700 le unità dei Vigili del Fuoco impegnate, che hanno messo a disposizione 1.200 mezzi. La Polizia stradale continua la sua attività di scorta ai veicoli che trasportano aiuti e soccorsi. Ieri il traffico è stato intenso, ma non ci sono state particolari criticità.
Forestale e Forze armate Presenti anche gli uomini del Corpo Forestale dello Stato e delle Forze armate che continuano la loro attività di antisciacallaggio e di sostegno alla popolazione.
Croce rossa La Croce rossa, con 750 persone in campo, ha allestito finora 6 posti medici avanzati con loro personale e predisposto 4.500 posti letto.
Diecimila scosse in una settimana E' impressionante il numero di scosse: circa diecimila in sette giorni, di cui un migliaio avvertite. A tracciare il bilancio è il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, a sette giorni dal terremoto che ha colpito la zona dell’aquilano in Abruzzo. In particolare 10.
000 le scosse conteggiate dall’inizio del sisma, tutte nello stesso settore, ovvero nella stessa porzione di territorio delimitata dai tre principali eventi che hanno caratterizzato il terremoto dell’Abruzzo e superiori a magnitudo 5.0. Nel conteggio delle 10.000 scosse ci sono anche eventi piccolissimi, sotto magnitudo 1.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.