Acquisti on-line? In testa i romani

Cresce sempre più il popolo degli iscritti a E-Bay, la società che è leader nel settore

La notizia era nell’aria da tempo. E ora il Codici, l’associazione in difesa dei consumatori, la amplifica a dovere: se si continua di questo passo tra un po’in Italia saranno più gli acquisti on-line che presso i negozi. Fine di un’epoca? Intanto nell’ormai smisurata cerchia di chi acquista in internet, circa 6 milioni di persone che hanno contribuito, nel 2006, a far crescere il commercio elettronico in Italia del 42%, svettano i residenti del Lazio, Roma in testa. Ai romani spetta anche il primato italiano di iscritti a E-bay. Il 17% dei residenti commercia sul sito della società, indiscussa leader nel suo campo. Seguono Latina, Ariccia, Cassino, Grottaferrata, Frascati e Frosinone.
«Ci si attende, dunque, una sostanziosa percentuale di persone che orienterà le proprie scelte verso il web anche per la stagione dei saldi - continua l’associazione -. In vista delle vendite promozionali, in effetti, aumentano gli annunci di prodotti con prezzi scontatissimi, un invito allettante per quanti preferiscono comprare comodamente da casa, invece che fare noiosissime file davanti ai negozi.
Ma tra gli italiani c’è ancora chi teme di incappare in una truffa telematica. Per questo il Codici ha predisposto un vademecum di dieci regole d’oro. Prima regola: usare un browser sicuro, ossia un programma di navigazione noto e aggiornare regolarmente antivirus, firewall e software di sicurezza. E poi: utilizzare password non facilmente crackabili; controllare sempre la presenza del lucchetto sui siti web sicuri; dubitare di siti sconosciuti che promuovono sconti troppo allettanti: mentre si è alla ricerca di occasioni, il rischio di incappare in truffe è maggiore; prediligere il pc di casa: quello dell’ufficio potrebbe essere meno sicuro nel proteggere i dati delle carte di credito; controllare che il venditore oltre all’indirizzo di posta elettronica abbia anche una sede con un indirizzo reale e un numero di telefono a cui rivolgersi in caso di problemi. Infine prediligere l’uso di carte prepagate e verificare che sulla proposta di contratto siano presenti le informazioni sul diritto di recesso e sulle modalità per esercitarlo.

L’associazione ricorda che che anche comprando on line da venditori italiani, per acquisti superiori alle 25,00 euro, vale il diritto di recesso da esercitare entro sette giorni, a decorrere dalla data di consegna della merce o di sottoscrizione all’ordine per beni immateriali.

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