Gaza, Israele presenta una nuova proposta per la tregua: cosa chiede

I negoziatori israeliani avrebbero trasmesso agli Stati Uniti una nuova proposta per un accordo di tregua nella Striscia di Gaza e per il rilascio degli ostaggi

Gaza, Israele presenta una nuova proposta per la tregua: cosa chiede
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Israele ha trasmesso agli Stati Uniti una nuova proposta per un accordo sul cessate al fuoco nella Striscia di Gaza e sul rilascio degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas. Il passo in avanti di Tel Aviv è arrivato in un momento particolare, e cioè in vista del vertice che si terrà domani a Roma tra il direttore della Cia Bill Burns, il capo del Mossad Dedi Barnea, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal. La notizia è stata riportata dal sito Walla, che ha citato un funzionario dello Stato ebraico e due persone a conoscenza dell'argomento.

La nuova proposta di Israele

In sostanza, alla vigilia di un incontro chiave fra i capi dei servizi segreti di Israele, Usa ed Egitto con il primo ministro del Qatar, Israele ha inoltrato agli Stati Uniti una proposta per un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Una proposta, scendendo nei dettagli, che terrebbe conto delle nuove condizioni poste dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in particolare la richiesta di un meccanismo per garantire che tra i palestinesi sfollati cui sarà assicurato il ritorno nel nord della Striscia di Gaza non ci siano uomini armati.

Gli alti funzionari che fanno parte del gruppo negoziale e gli organi di sicurezza ritengono che Hamas non accetterà questa condizione, e che ciò porterà a una crisi nei colloqui. Tra l'altro il gruppo filo palestinese ha fatto sapere di non voler indietreggiare sulle richieste contenute nell'ultima proposta di accordo presentata ai mediatori, in particolare sul fatto che ci debba essere un ritiro completo delle Forze di difesa israeliane (Idf) dalla Striscia di Gaza per la liberazione di tutti gli ostaggi.

Tra guerra e diplomazia

Il team negoziale israeliano è intanto preoccupato che le condizioni aggiuntive recentemente aggiunte da Netanyahu all'attuale bozza di accordo sul cessate il fuoco e sugli ostaggi siano "destinate a causare una crisi". "Lui pensa che se indurisce le posizioni di Hamas le spezzerà, ma sta facendo una scommessa pericolosa sulle vite degli ostaggi. Non c'è più tempo", hanno detto le fonti citate da vari media israeliani. Netanyahu, hanno proseguito le fonti, aveva "creato aspettative prima del suo viaggio negli Stati Uniti in modo che potessimo migliorare la nostra posizione in seguito".

Se la diplomazia procede a piccoli passi, la guerra va avanti senza interruzioni di sorta.

Almeno ventiquattro persone sono morte, tra cui donne e bambini, e decine sono rimaste ferite in seguito a un attacco aereo israeliano con tre missili contro un ospedale da campo installato all'interno della scuola Khadija a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza, ha denunciato il governo di Gaza, controllato da Hamas. Con questo blitz le Idf "hanno colpito i terroristi che operavano in un centro di comando e controllo di Hamas incorporato nella scuola", ha fatto sapere Tel Aviv.

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