Adesso i giudici spiano anche sotto le lenzuola Ma non c'è alcun reato

Ottocento pagine di intercettazioni fotocopiate e distribuite ai giornali. Notizie di reato? Nessuna. Nelle intercettazioni con Tarantini il premier scherza: "Mie otto su undici". I dalemiani a caccia di affari via Arcore. E la Arcuri non sembra più una santa. Ecco le conversazioni spiate dai pm

Adesso i giudici spiano 
anche sotto le lenzuola 
Ma non c'è alcun reato

Gian Marco Chiocci - Massimo Malpica

Non paga le ragazze. Non sa che sono escort.Non c’è un’intercettazione che di­mostri il contrario. E non ci sono solo squillo, il 90 per cento delle donne va alle feste per «fare immagine» e dire «io c’ero».

I VECCHIETTI DEL NOCE E ROSSELLA

Spesso Silvio si lascia sfuggire con Taranti­ni: «Falle venire, che dici, invitiamo gente importante, come Carlo Rossella e Fabri­zio Del Noce, così le ragazze sentono che lì c’è qualcuno che ha il potere di farle lavora­re (...). Così hanno l’idea di avere di fronte uomini che possono decidere del loro de­stino. Sono vecchietti con molto potere”. Non le invita a pagamento, anche se speso a fine serata fa regali pure a quelle che non restano per la notte.Soprattutto non c’è lo straccio di un reato tant’è che il Cavaliere non risulta indagato, ma sputtanato sì. Dal­le tanto temute intercettazioni a luci rosse pugliesi emerge che Berlusconi spesso fa­rebbe a­nche meno delle serate che Taran­tini gli propone con insistenza anche quan­do gli impegni istituzionali incombono. Se proprio si può imputare una qualche «colpa», al premier, è di essersi spesso affi­dato a un giovanotto, Gianpaolo Taranti­ni, che sicuramente avrebbe fatto meglio a evitare viste le balle che dice al telefono e vi­sti gli interessi di quest’ultimo a riempirgli casa di ragazze facili per ottenere in cam­b­io favori per sé e per amici interessati a in­graziarsi il Cavaliere (anche d’area dale­miana come l’avvocato Castellaneta o l’im­prenditore Intini) per lucrare favori e fare business.Tarantini è un’ossessione.Lavo­ra notte e giorno per diventare il favorito del premier e scalzare il filtro di Sabina Be­gan, l’Ape regina delle feste ad Arcore e Pa­lazzo Grazioli, che pure lo aveva introdot­to a casa del capo. Gianpi ripete come un mantra a tutte le ragazze che spedisce a pa­lazzo Grazioli o Arcore di fargli pubblicità.

IL VICE DI VENDOLA E LA ESCORT

Nelle carte dedicate al Cav c’è spazio an­che per il dalemiano Sandro Frisullo, vice presidente della Regione Puglia travolto dall’inchiesta sulla sanità che lo portò in carcere. Alcune intercettazioni a Sonia Carpentone lo collocano all’Hotel Princi­pe di Savoia dove Claudio Tarantini, con i buoni uffici del fratello, gli procura un ap­partamento notturno: “Sono già qui da lui, sono nuda” dice al Tarantini minore che le chiede di incontrarlo.

SILVIO: «FERMIAMOCI, SONO STANCO»

Tarantini chiama il presidente il 14 genna­io. Gli chiede se è d’accordo per una sera­ta martedì prossimo, «Ci vediamo?». Ber­lusconi lo placa: «Non lo so se posso, per­ché mi sono... adesso poi voglio fare il bra­vo perché non posso più andare avanti, mi devo riposare perché sono davvero troppo stanco». Tarantini insiste perché ha contattato altre giovani. Il premier ri­batte: «Facciamo così, che mettiamo una cosa, che novità basta». T: «Ora mescolia­mo un po’ quelle.. che abbiamo già».

ARCURI: CAMMELLO O NIENTE SESSO

Al di là di quello che è trapelato inizial­mente, la figura di Manuela Arcuri cam­bia radicalmente. Non è vero che rinuncia ad andar col premier, vuole una con­­tropartita per passare una notte con lui e con Francesca Lana, che sembra più ben disposta, anche se poi gli inquirenti so­spettano che «la stessa Arcuri possa avere avuto un ruolo in relazione all’in­duzione della Lana a prostituirsi». Tarantini vuol concludere. La Arcuri ter­giversa. Tarantini alla Lana: «Convincila tu, dille due cazzate, che stiamo solo noi quattro». La Arcuri, che per la terza volta incassa le avance, ricorda a Tarantini che il casting per il fratello sta per chiudere: «Accenna la cosa al presidente» dice Ma­nuela. Che poi confessa «che se il presi­dente le avesse fatto il favore richiesto sa­rebbe stata da lei ben ricompensato allu­dendo – scrive la Finanza –alla prestazio­ne sessuale». Arcuri: «Gliel’ho accenna­to, mi ha detto, guarda ne parliamo a ce­na, gli ho detto, no scusa, io ne ho urgenza perché parte la produzione, devi fare que­sto favore a mio fratello, se possibile. Per­ché sarebbe troppo importante, poi se me lo fa il favore, se me lo fa, poi sarà ben ricompensato».

«SE FAI L’AMORE IL SOGNO SI AVVERA»
La Lana è sorpresa dal modo di fare del­l’amica. Dice che è una furba, una che gio­ca per sé. Confida a Tarantini: «Amore, se è confermato, io resto. Ma Manuela dice che se non vede cammello, mi dice che fi­no a che non ha questa certezza non fac­cio niente per lui (...). Prima lui deve darci delle garanzie in cambio, e poi noi rima­niamo ». La Arcuri non arretra. Rischia di saltare l’appuntamento,Tarantini va in fi­brillazione. Millanta: «Dille che è un ma­nicomio, le cambia la vita. Lui è pronto a esaudire tutti i suoi desideri».L’appunta­mento salta. Tarantini s’inventa, come scusa, che siccome sarebbe stato presen­te Paolo Berlusconi, amico del manager dell’attrice, s’è irrigidita. E ha rinunciato. Nonostante la Lana ammetta a Gianpi: «Io gliel’ho detto a quella, guarda che ti cambia la vita, ti svegli tuo fratello lavora, io lavoro, pensa che bello prendi i soldi, una fiction e realizzi i sogni». Il 18 febbra­io Berlusconi confessa a Tarantini dopo aver visto un’intervista a Le Iene la sua de­lusione verso l’attrice: «Meno male che non è stata qui, mi sarei sentito imbaraz­zato di essere andato con una troia così... Cancellata».

SPUNTA LA ZARDO

La protagonista del caso Sabani, finita in Vallettopoli, Raffaella Zardo, è in contat­to con Tarantini per far «cedere» Chiara Guicciardi, anche lei disposta a fermarsi la notte a Palazzo Grazioli se le viene risol­to un problema personale. Berlusconi è ti­tubante, Tarantini insiste: «Non sa, è im­pazzita proprio presidente. Resta da lei con l’amica».

BERTOLASO E I DALEMIANI
Pagina 157 dell’informativa della Gdf.Ti­tolo: «Il progetto del comitato d’affari Inti­ni- Tarantini,collaborato dall’amico non­ché legale del gruppo Intini, avvocato Sal­vatore Castellaneta e dall’imprenditore Roberto De Santis (amico di D’Alema, ndr ) era quello di entrare nel circuito dei lavori per le opere pubbliche». Il primo passo avviene grazie alla mediazione del premier che a inizio 2008 mette in contat­to-Tarantini col capo della Protezione civi­le. Obiettivo? Entrare a far parte, con so­cietà del gruppo Intini, della short list del­la struttura tecnica della presidenza del Consiglio.«Dopo i primi incontri – osser­va la Gdf – Bertolaso dirotta il comitato d’affari su Finmeccanica con la prospetti­va iniziale di entrare nel capitale sociale di una società di progetto, la Sel Proc a cui sarebbero destinati i 280 milioni che il go­verno aveva stanziato per la provvigione di opere e servizi per conto della Protezio­ne civile nel settore dei sistemi tecnologi­ci integrati e gestione delle emergenze».

UN PM E GLI AMICI DI MAX

In tale contesto affaristico, insiste la finan­za, i rapporti con il presidente di Finmec­canica, Guarguaglini venivano avviati «e mantenuti dal binomio Intini-Tarantini anche grazie all’intervento di Berlusconi sollecitato ogni qual volta veniva registra­to un rallentamento nelle trattative». I rapporti coi vertici delle società satellite, invece, li teneva Tarantini grazie alla me­diazione di Salvatore Metrangolo di Finmeccanica «che si proponeva di met­terlo in contatto con Borgogni e Stornelli di Finmeccanica». Anche qui girano don­ne a pagamento e cene a cui partecipa, con Metrangolo, Rino Bottazzi, «facente funzioni di procuratore capo a Brindisi – annota la Gdf –attualmente sostituto pro­curatore generale a Bari». Torna in que­sto giro di intercettazioni anche il dale­miano De Santis, scottato da una prece­d­ente inchiesta del 1999 sulle escort a Ro­ma insieme a fedelissimi di D’Alema.

TOH, RIECCO SARA TOMMASI

Da Napoli a Bari, rispunta la soubrette Sa­ra Tommasi, quella dei deliranti sms al premier, finita intercettata col premier in un’inchiesta per droga della Procura par­tenopea. L’invito di Tarantini è il solito: «Sono con un’amica...». Lei è Sara Tom­masi che insieme all’aspirante pr Peter Faraone accetta l’invito pr il 10 e il 13 mar­zo 2009. «Vestito nero, semplice, corto, senza calze» si raccomanda Tarantini.

IL VERBALE DELLA D’ADDARIO

Il 22 giugno Patrizia D’Addario torna a parlare col pm dopo averlo fatto col Cor­riere. «Non ho consegnato le cassette tut­te insieme perché erano nascoste, per­ché avevo subito un furto (...). Ho fatto candidare Barbara Montereale nelle liste della Puglia Prima di Tutto. (...). Ha cono­sciuto Tato Greco (responsabile della li­ste, nipote di Matarrese,ndr)all’hotel Pa­lace. Barbara è una escort non l’avevo det­to prima per proteggere la figlia (...). Mi ha nascosto molte cose, è andata a Villa Cer­tosa e non me l’ha detto». Parla poi di Lu­cia Rossini, la terza ragazza andata con lo­ro a Palazzo Grazioli: «Montereale ha por­tato Lucia a lavorare in un casinò in Croa­zia dove lei faceva la escort».

PATTY E LA MONTEREALE A SORPRESA
«L’acme dell’intraprendenza e impuden­za di Tarantini » per i pm veniva raggiunto in occasione di una cena che Gianpi impo­ne a Berlusconi senza avvertirlo. Addirit­tura arrivando a Palazzo Grazioli con le ospiti quando il Cavaliere era ancora im­pegnato a Palazzo Chigi. Le ospiti sono le due ragazze delloscandalo, la D’Addario e Barbarara Montereale, più Lucia Rossi­ni procacciata dall’avvocato dalemiano Castellaneta.

IL VOLO PRESIDENZIALE

Spesso Berlusconi fa viaggiare i suoi ospi­ti sugli aerei di Mediaset. Ma in un’occa­s­ione Tarantini si fa dare un passaggio sul­l’aereo presidenziale, con il Cav presen­te. Tutto questo nasce perché il 26 novem­bre viene annullata una cena del presi­dente per impegni milanesi e «Tarantini dimostra di saper trarre il massimo van­taggio anche dalle situazioni apparente­mente sfavorevoli, proponendo a Silvio di volare tutti insieme e dicendo che le ra­gazze abitavano a Milano e che lui aveva un impegno a Milano».

CLOONEY E SESSO NEL LETTO DI PUTIN

La moglie dello stilista Cavalli, Eva, e l’at­tore George Clooney a una delle cene cui partecipa Gianpi. A raccontare i dettagli di una cena,senza dopocena con l’attore, è Sonia Carpentone e Vanesa Di Meglio, due delle escort che Tarantini aveva offer­to al vice presidente della giunta regiona­le pugliese, Sandro Frisullo. Poi Vanessa Di Meglio, a verbale, riferisce che la sera­ta è terminata con più ragazze nel famoso lettone di Putin

«GIANPI POSSO PORTARNE UNA IO?»
Leggendo le carte si arriva anche al para­dosso di Berlusconi che scherzano chie­de a Tarantini: «Posso potare qualche ra­gazza anche io? Fammi sapere il numero esatto per i coperti a tavola».

«ERANO11, MI SONO FERMATO A 8»

«Erano in 11 e io me ne sono fatte solo 8 perché non po­tevo fare di più... Non si può arrivare a tutto. Pe­rò stamattina mi sen­to bene, sono conten­to della mia capacità di resistenza agli asse­di della vita». Così, con goliardia, Berlusconi al telefono con Tarantini, rac­conta il primo gennaio 2009 la sua serata di Capodanno».

PREMIER A TEMPO PERSO

E in un’altra chiamata il premier ironizza prima sulla sua statura («Se tu hai una ragaz­za da portare, due, tre ragazze, per favore non pigliamole alte come fa questo di Mila­no perché non siamo alti ») e poi sul suo ruo­lo politico. Parlando con Marystell Polan­co, dice: «A tempo perso faccio il primo mi­nistro e me ne succedono di tutti i colori».

BELEN, BORRIELLO E LA FILA

Berlusconi e Tarantini chiacchierano il pri­mo dell’anno, alle 12.07. Gianpi racconta il capodanno passato con Belen Rodriguez, Claudia Galanti e Manuela Arcuri. Poi par­lano di Belen. T: «Belen ha fatto dei balli lati­no- americani... mamma mia» B: «Chi li ha fatti? Belen? (...) Ma adesso è libera? con chi sta?». T: «Con nessuno. Glielo ho detto ieri infatti l’ho chiamata tante volte che vo­l­evo farle gli auguri perché a destra mia Be­len... a sinistra Claudia e di fronte Manue­la ».B:«Mamma mia eri messo benissimo». T: «Ho detto: ho fatto una fine dell’anno... migliore non potevo farla». B: «Eh ci credo con le tre donne più belle d’Italia». B: «Be­len invece come si esprime?». T: «No­oo... forse...poi non ho tanta confidenza, perché io sono amico di Marco (Borriello, ndr ) molto...ma io penso che...». B: «Ma lei è ancora innamorata di Marco?» T: «No...no...non credo». B: «Comunque lui non ha la testa giusta per una donna come Belen». T: «La ci vuole un uomo serio». B: «È troppo semplice lui...deve andare con un più grosso...con un imprenditore...con uno come te». T: «No con uno come lei sta­vo dicendo io». B: «Va bene senti io sono qua assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy sul libro”

L’AVVOCATO E UNA FIGA MONDIALE
Castellaneta del gruppo Intini propone a Tarantini una «figa mondiale», la ragazza è Grazia Capone, all’epoca 23enne. «Quella è perbene, tromba sicuro, gli puoi far fare quel che cazzo vuoi».Taranti­ni: «Me la posso trombare io nel pomerig­gio? ». Il legale: «Portatela prima a Milano, poi te la trombi». Alla fine Castellaneta conclude: «Comunque tu, se non mi trovi una sistemazione a me». E infatti, a pagi­na 42 dell’informativa, «grazie all’interes­samento dell’amico Gianpaolo l’avvoca­to riusciva a ottenere l’incarico di presi­dente del collegio sindacale» di una con­trollata Finmeccanica.

L’ON. SAVINO E GIANPI IN EUROPA
Il 5 settembre Tarantini chiede all’amica El­vira Savino, deputata Pdl, di aiutarlo in un sogno:«Amo’,io mi voglio candidare al Par­lamento europeo». La Savino: «Devi chie­derlo a lui». T: «Mi devi sponsorizzare tu e Raffaele». Poi la Savino alza le braccia: «Ma figurati, oddio hai più occasione tu di veder­lo di me, sinceramente, perché io ci parlo al telefono, ma vederlo, raramente».

«PATRIZIA, NON DIRE CHE SEI ESCORT»

I famosi nastri della D’Addario, dopo aver svergognato il premier, per una volta lo assolvono. Un’auto-intercettazione, prima della cena dell’8 ottobre,coglie Ta­rantini che spiega a Patty: «Lui non ti pren­de come escort, capito? Lui ti prende co­me un’amica mia che io ho portato, che deve lavorare (...). Però lui non deve asso­lutamente sapere che sei una escort».

ESCORT E OLGETTINE DI RUBY

Nelle carte c’è spazio per l’olgettina Pola­n­co e per Michele Da Conceicao Dos Santos Oliveira, «escort che lavorava su Milano» e che torna nell’affaire Ruby in quanto coin­quilina e presen­te nella famosa sera del fer­mo della minorenne in questura. «Dalle in­tercettazioni – precisa la Gdf- non emerge­va che la escort aveva trascorso la notte ad Arcore con Silvio Berlusconi»..

FORAGGIATE DAL CAV
L’unica intercettazione che potrebbe im­barazzare Berlusconi, al di là delle perfor­mance tra le lenzuola, è quella del 17 otto­bre 2009 nella q­uale il premier chiama Ta­rantini e dice riferendosi alle spese di viag­gio o alloggio: «Guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole, queste qua, eh?». Per la finanza il presidente alludeva al fatto che era stato dato loro il necessa­rio per coprire le spese. All’insistenza di Tarantini, Berlusconi taglia corto: «Sono foraggiatissime». Che i soldi non servano a pagare prestazioni sessuali emerge dal fatto che Tarantini salda il tutto.

GALLO, L’UOMO FRA PAPA E MILANESE
Parlando di una gara da 71 milioni di euro con Intini,Tarantini chiede all’imprendi­tore di comunicare al funzionario di Se­lex Lunanuova, il suo eventuale interes­se.

Ma Tarantini prevede una risposta ne­gativa, quindi chiede a De Santis di sotto­porre il progetto a un altro imprenditore: Alfonso Gallo, della General Construc­tion Spa. Ma anche Gallo, amico di Mila­nese, grande accusatore di Papa, si ferma perché non ha i requisiti.

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