Affascinante mix di tradizione e modernità dentro e fuori le mura della città

La Moschea di Hassan II vale da sola il viaggio a Casablanca. Immensa e allo stesso tempo leggera, è la terza al mondo per dimensioni (90mila metri quadrati di superficie), dopo la Masjiid al-Haram di La Mecca e la Moschea del Profeta di Medina, e la prima per altezza, grazie ai 210 metri del suo minareto. Che domina il complesso, ma anche la piazza attorno, il porto a pochi passi e tutta la città. Come l'intero edificio è opera dell'architetto francese Michel Pinseaul e del lavoro di 10mila marocchini che in soli sei anni, dal 1987 al 1993, riuscirono in una vera impresa. Convertirono un'area dismessa, ex-baraccopoli tra scogli e sabbia allo stato brado, in un monumento di pietra e marmo, decorato in ogni punto e in ogni modo.
La struttura gioca con ordine e colori. Fontane, archi e scalinate dividono lo spazio, sia interno, sia esterno, con rigorosa simmetria; a muoverlo e dargli quel tocco vibrante che lo caratterizza le mattonelle smaltate in verde e in turchese, le luci e i riflessi creati ora dal sole ora dai lampadari in bronzo di Fès, località nota per custodire i segreti della cultura artigianale marocchina. Aperta anche ai non musulmani, la Moschea è senz'altro la prima meta da visitare a Casablanca, ma non l'unica. La medina, il suk e la corniche lungomare sono un altro tris su cui puntare per scoprire il fascino di questa città. Un fascino doppio, fatto di tradizione e modernità. Per le vie del porto e del centro la tradizione traccia une scia di odori speziati e profumi floreali, che avvolge kebab e bazar, caftani e tappeti; e che spesso lascia un retrogusto che sa di povertà. Completamente diverso dall'aria frizzante che tira in boulevard d'Anfa, via dello shopping, e nei quartieri di Gautier e del Maârif, dove ville e golf club si alternano a negozi e alberghi d'élite (tra tutti si distingue per stile e posizione Le Royal Mansour Meridien, www.lemeridien.com). Stesso mix si ritrova al di là delle mura cittadine, in luoghi come El Jadida, borgo fortificato sull'Atlantico che al volto tipico, a tratti più che spartano del suk, affianca interessi culturali, in primis la cisterna portoghese, patrimonio Unescu, e divertimenti 24 ore su 24. Di giorno El Jadida è il regno degli appassionati di golf, surf e spa, di notte degli amanti di locali e casinò.

Dalla natura selvaggia si passa a resort esclusivi, offerti a prezzi euro-vantaggiosi (110 euro è la tariffa base al Mazagan Beach Resort di El Jadida, struttura di categoria deluxe, www.mazaganbeachresort.com). Info: voli da 65 euro su www.airarabia.com; pacchetti e vacanze su misura con Atitur Tour Operator, e-mail: marocco@atitur.com

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