Riva del Garda, madre e figlio scomparsi: i loro corpi ritrovati in fondo al lago

I due erano partiti insieme per una gita. A dare l'allarme è stato il compagno della donna che ieri sera non li ha visti rientrare

Riva del Garda, madre e figlio scomparsi: i loro corpi ritrovati in fondo al lago
00:00 00:00

Sono stati ritrovati nel Lago di Garda, a circa 18 metri di profondità, i corpi senza vita di Hanna Shatratska (56 anni) e Alex Olexi (19) anni. Mamma e figlio, entrambi di nazionalità ucraina ma residenti a Rovereto (Trento), erano scomparsi da ieri pomeriggio dopo che, al mattino, avevano deciso di fare una gita a Riva del Garda. Per entrambi sarebbe stato fatale un tuffo in acqua.

Il tuffo fatale

Le ricerche, condotte dai carabinieri della Compagnia di Riva del Garda con l'ausilio della squadra sommozzatori dei vigili del fuoco di Trento, si sono concentrate nello specchio d'acqua antistante la spiaggia di Punta Lido. Da una prima ricostruzione dei militari dell'arma, che hanno visionato i nastri delle telecamere della zona, è emerso che la 56enne e il ragazzo si sono tuffati nel lago alle 11.17 senza più riemergere. Dunque, sarebbero morti per una tragica fatalità.

Ritrovati asciugamani e vestiti sulla spiaggia

A segnalare la scomparsa di mamma e figlio era stato il compagno della 56enne, Mauro Mariotti. Non vedendoli rincasare, ieri sera, l'uomo ha allertato le forze dell'ordine. Stando a quanto apprende il Corriere della Sera, Hanna e Alex erano partiti in pullman da Rovereto al mattino presto, come dimostrano anche i filmati estrapolati dalle telecamere di sorveglianza. All'alba di oggi sono stati trovati sulla spiaggia di Punta Lido i loro effetti personali, tra cui asciugamani e vestiti.

L'ipotesi dell'inabissamento

In quel punto il lago misura circa otto metri di profondità già a pochi metri dalla riva. Inoltre la zona è vicina ai torrenti Albola e Varone, che affluiscono nel Garda. Da qui l'ipotesi, poi confermata, che i due potessero essere stati trascinati dalla corrente verso il fondale. "Si tratta di un'area soggetta a forti correnti e cambi di temperatura. - ha spiegato un bagnino che lavora in uno stabilimento del posto - Già in passato altri bagnanti si sono inabissati".

La fuga dalla guerra

Mamma e figlio avevano lasciato l'Ucraina due anni fa per fuggire dalla guerra. La donna aveva conosciuto l'attuale compagno tramite i social, quando si trovava ancora nel Donbass.

L'uomo si era offerto di ospitarla a casa sua, a Rovereto, convincendola a trasferirsi assieme al figlio. Una volta in Italia, la 56enne ha trovato lavoro come badante, mentre il ragazzo era stato assunto da poco in un bar.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica