Kabul - "L’intera zona di Marjah e Nad Ali è stata conquistata ed è sotto il nostro controllo, quasi completamente: i talebani sono stati messi in fuga, ma rimane il pericolo delle mine". L'annuncio ufficiale è del generale afghano, Aminullah Patiani, che guida l’operazione Mushtarak (uniti). La gran parte dell’area dell’Afghanistan meridionale su cui è in corso la massiccia offensiva Nato è stata riconquistata dalle truppe internazionali e afghane. Ma il pericolo è il terreno. "L’avanzata delle truppe è infatti resa difficile dagli ordigni esplosivi che i talebani hanno nascosto nel terreno". L’offensiva Mushtarak delle forze Nato e afghane, descritta da alcuni ufficiali dell’Alleanza come la più importante in otto anni di guerra contro i talebani, è stata lanciata nella notte fra venerdì 12 e sabato 13 febbraio da circa 15mila soldati complessivamente. L’obiettivo è conquistare il controllo delle roccaforti talebane della città di Marjah e del distretto di Nad Ali, nel cuore della provincia afghana di Helmand.
Civili uccisi Durante l'operazione ieri due razzi sparati dai militari della Coalizione internazionale hanno ucciso per errore 12 civili. Lo rende noto a Kabul la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf). I due razzi erano diretti contro postazioni di talebani che sparavano sulle forze militari congiunte afghane ed internazionali, ma "hanno raggiunto il suolo a 300 metri dall’obiettivo prefissato". Per questo, si dice infine, "sono stati uccisi 12 civili nel distretto di Nad Ali". Il comandante dell’Isaf in persona, il generale Stanley McChrystal, ha presentato le condoglianze al presidente della repubblica Hamid Karzai. Da parte sua il presidente afghano Karzai ha diffuso un comunicato in cui si dice "rattristato per l’incidente" in Helmand.
Nel contempo il capo dello Stato ha chiesto che sulla vicenda venga avviata un’inchiesta che faccia piena luce su cause e reponsabilità di quanto accaduto. Alla vigilia dell’avvio dell’Operazione Mushtarak, Karzai aveva raccomandato alle forze congiunte afghane e internazionali di agire facendo la massima attenzione all’incolumità dei civili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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