In agenda la riunione del Comitato sulle privatizzazioni. La prima selezione servirà a ridurre della metà gli 11 pretendenti della compagnia aerea Alitalia, oggi la «short list». Polemiche su Cimoli

Sulla liquidazione dell’ex presidente i comunisti presentano un’interpellanza a Prodi e a Padoa-Schioppa

In agenda la riunione del Comitato sulle privatizzazioni. La prima selezione servirà a ridurre della metà gli 11 pretendenti della compagnia aerea Alitalia, oggi la «short list». Polemiche su Cimoli

da Milano

Si stringe il cerchio attorno agli undici pretendenti di Alitalia: oggi dovrebbe essere resa nota la short list, cioè la prima selezione che ridurrà della metà le cordate in corsa. Ma l’attenzione ieri si è concentrata non sul futuro della compagnia ma sull’ex numero uno Giancarlo Cimoli e la sua “liquidazione”. Di fronte alle reiterate prese di posizione di sindacalisti e ministri, Salvatore Trifirò, il legale del numero uno di Alitalia ha affermato che il manager non riceverà alcuna buonuscita. Una smentita resa in mattinata, ma che non ha spento le polemiche. Un’interpellanza urgente al presidente del Consiglio e al ministro del Tesoro, «sulla liquidazione miliardaria» è stata presentata da alcuni Senatori del Prc; mentre le delibere con cui il consiglio di Alitalia aveva fissato le retribuzioni dell’ex presidente, sono state acquisite dal Pm della procura di Roma, Adelchi d’Ippolito, nell’ambito della cosiddetta inchiesta sugli stipendi d’oro che coinvolge, oltre alla Rai, i top manager di diverse aziende a partecipazione pubblica tra cui Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Enel, Anas.
Il fascicolo relativamente all’inchiesta stipendi d’oro è al momento senza indagati. Nei giorni scorsi, con una lettera al ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, il presidente della Consob, Lamberto Cardia, ha sottolineato l’importanza di adottare la massima cautela nelle dichiarazioni su Alitalia e più in generale sulle società quotate in Borsa.
Intanto oggi si riunisce il Comitato sulle privatizzazioni che dovrebbe prendere atto delle valutazioni fatte dagli advisor Merril Lynch, Bain & Company e Studio Chiomenti. Due i concorrenti già fuori dalla gara: il finanziere Paolo Alazraki, autoesclusosi la scorsa settimana e il professor Fabio Scaccia, che non è in possesso dei requisiti richiesti dal bando. Restano in campo le offerte presentate dalla M&C di Carlo De Benedetti, dalla Ap Holding di Carlo Toto (che godrebbe del sostegno finanziario di Intesa-Sanpaolo), di Unicredit banca Mobiliare e dei fondi di investimento Terra Firma Investments, Texas pacific Group e Matlin Patterson Global Advisers. Dubbi, secondo alcuni osservatori, sulle reali possibilità di Net Present Value (Unione piloti con il sostegno di Banca di credito cooperativo), Porcellana Castello-Capper No e di Benstar Saturn Enterprises, il fondo con sede alle Isole Vergini.

Ma come previsto dal bando, non è escluso che nelle prossime settimane si assista a un rimescolamento delle cordate con il possibile ingresso di nuovi soggetti o l’accorpamento tra alcuni di quelli già presenti. In questa situazione potrebbero entrare in scena Air France e Lufthansa, fino ad ora rimaste defilate ma che sembrano guardare con molta attenzione agli sviluppi della situazione.

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