Herat - Nuova tragedia per i militari italiani in Afghanistan. Questa mattina due incursori della Task Force 45 sono stati fatti bersaglio di colpi di kalashnikov mentre operavano la cattura di alcuni guerriglieri che avevano cercato di piazzare un ordigno esplosivo sulla strada. Subito ricoverati nell’ospedale militare da campo "Role 2" di Rafah, i due italiani sono stati sottoposti alle cure ma purtroppo per il tenente Alessandro Romani non c’è stato nulla da fare. L’ufficiale era stato colpito alla spalla, ma il proiettile è penetrato nel torace raggiungendo organi vitali. In serata, poi, è stata colpita con un razzo la base operativa avanzata Shaft italiana a Shindand.
La ricostruzione dei fatti Il comando italiano di Herat ha ricostruito le fase che hanno portato al ferimento: questa mattina un Predator, un aereo senza pilota, ha individuato due insorti che mettevano un ordigno esplosivo sulla strada che porta a Delaram. Il drone li ha seguiti e ha individuato la zona da cui sono partiti: l’esplosivo era stato piazzato in una borsa che si trovava sul una biclietta. L’ordigno è stato quindi azionato con un radiocomando. Da Herat si è alzato in volo un elicottero Ch47 con a bordo gli incursori della Task force 45 per catturare i due terroristi. Il Ch47 era scortato da due elicotteri Mangusta. Nella fase di avvicinamento al covo degli insorti i militari italiani sono stati fatti oggetti di numerosi colpi di arma da fuoco. Il militare ferito è il primo Caporal maggiore Elio Domenico Rapisarda.
Il militare ucciso nell'agguato Le condizione di uno dei feriti, il tenente Romani, fin dal primo momento erano apparse più gravi di quelle del secondo militare italiano coinvolto, "sebbene all’inizio non sembrasse in pericolo di vita", ha detto una fonte militare all'Apcom. Il secondo soldato colpito "è in condizioni meno gravi e dovrebbe essere fuori pericolo, salvo complicazioni". Esattamente un anno fa a Kabul l’esplosione di un’autobomba al passaggio di un convoglio di militari italiani provocò la morte di sei parà. Il tenente Romani è il trentesimo soldato morto in Afghanistan.
Colpita una base italiana Un razzo, presumibilmente da 107 millimetri, è caduto in terreno aperto sull’estremità nord-est della Base operativa avanzata (Fob) Shaft italiana a Shindand, in Afghanistan, senza causare danni o feriti. Nella struttura è di stanza la task force center del comando regionale Ovest di Isaf. L’esplosione dell’ordigno è stata preceduta da una scia. "Abbiamo sentito un’esplosione - ha affermato al Velino il colonnello Armando Lucia, comandante della task force - e stiamo procedendo alle verifiche del caso con i nostri assetti".
Il contingente italiano Intanto il ministro della Difesa Ignazio La Russa oggi ha prefigurato un possibile potenziamento della presenza italiana in Afghanistan. "Ci è stato chiesto un incremento degli addestratori in Afghanistan. Sarà (il presidente del Consiglio Silvio) Berlusconi e il governo a deciderlo. Ma qualora il parere fosse positivo, il ministero della Difesa e le forze armate sono naturalmente pronti a svolgere il loro compito con l’efficacia che è internazionalmente riconosciuta", ha detto La Russa, dopo un incontro con il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen. "Si tratterebbe di un incremento quantitativo, perché sul piano qualitativo siamo già al top", ha aggiunto il ministro.
Oggi il voto a Kabul Seggi aperti in Afghanistan per le seconde elezioni parlamentari dalla caduta del regime dei Talebani nell’autunno del 2001. Tra paura di attacchi e desiderio di rafforzare le istituzioni del Paese, circa 12 milioni di afgani si recano oggi alle urne in 5.816 seggi nelle 34 province del Paese. Dopo la giornata di attacchi e violenze di ieri, costata la vita al militare italiano, dopo il terremoto di magnitudo 6,3 che nella notte ha colpito l’Afghanistan settentrionale, un razzo lanciato dagli insorti ha colpito la zona tra l’ambasciata statunitense, il quartier generale della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) di Kabul, senza provocare vittime né danni. E una bomba è esplosa sempre nella capitale, causando almeno un ferito. Alcuni razzi sono stati lanciati contro una base della Nato a Jalalabad, nell’est del Paese. Nella notte tre razzi sono stati lanciati contro un seggio di un villaggio nel distretto di Herat. L’attacco non ha provocato vittime. I talebani, riferiscono i media locali, sono riusciti a bloccare l’apertura di almeno due seggi nel distretto di Surkh Rud, nella provincia orientale di Nangarhar.
Sinora almeno 24 persone, tra le quali 4 candidati al voto, sono morte nelle violenze collegate al voto, che i talebani hanno minacciato di voler boicottare. Diciotto persone dello staff del processo elettorale e un candidato sono stati rapiti nelle ultime ore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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