Agosto, in città un milanese su due

C’era una volta un mese dell’anno deserto. Milano si svuotava, i negozi abbassavano le saracinesche e il traffico... di quello si perdevano perfino le tracce. Dicono fosse nel cuore dell’estate e però ora che ci siamo, non ne vediamo neppure l’ombra. Molti negozi sono chiusi, è vero, ma in quelli aperti, di persone ce ne sono. Eccome.
A volerli contare, infatti, i cittadini rimasti all’ombra della Madonnina questa settimana sono tra i 550 e i 600mila, più del 5 per cento rispetto allo scorso anno. Praticamente, un milanese su due (il 45-46%) è rimasto a casa, o ha spalmato le vacanze in altri periodi dell’anno. Lo rivela una ricerca condotta da Cescat, il centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia, che però ammette: «nel prossimo weekend le presenze scenderanno ancora un po’». Per l’esattezza, nel fine settimana la popolazione dovrebbe abbassarsi fino ai 430mila, ma tra questi, il 40 per cento sarà composto da anziani e cioè over 65.
A queste cifre, vanno aggiunti gli immigrati irregolari e quelli non iscritti all’anagrafe ma che di fatto abitano stabilmente nelle nostre città. Secondo la ricerca, di questi a Ferragosto ne rimarranno in città circa 60-70mila, molti dei quali proprietari di attività commerciali che non abbasseranno la saracinesca, neppure durante il ponte del «Natale laico». Lo confermano anche i dati dell’Osservatorio di Milano che quest’anno «registra una presenza agostana che non si era mai vista negli ultimi 15 anni».
Non solo milanesi, ma anche numerosi turisti. Un dato su tutti: una camera su due dei nostri alberghi è occupata. Una cifra leggermente positiva visto che nello stesso periodo dello scorso anno era stata calcolata una presenza del 10 per cento inferiore e che, durante gli altri mesi dell’anno, l’occupazione media si aggira intorno al 70-80 per cento, per lo più, grazie al turismo d’affari.
Di fatto, secondo le previsioni Cescat, i turisti che hanno scelto il mese di agosto per visitare Milano saranno in tutto 320-350mila, in lieve incremento rispetto al 2007, «probabilmente - suggeriscono da Assoedilizia - è merito anche della promozione fatta all’estero per portare l’Expo a Milano».
Più turisti dunque, ma soprattutto più milanesi. Perché se è vero che in molti ora preferiscono anticipare le vacanze tra giugno e luglio, tanti altri sono costretti a farlo, o a rinunciarvi del tutto, per problemi economici. Si assottiglia il portafogli, e inevitabilmente gli svaghi sono i primi ad essere tagliati. A conferma di questo trend, l’ultimo dato della ricerca Cescat: l’indebitamento delle famiglie milanesi nel 2008 salirà fino a 21.500 euro rispetto ai 20.

142 dell’anno precedente. Un dato che fa ancora più effetto se paragonato alla media nazionale. Nel resto d’Italia infatti, l’indebitamento medio di una famiglia nel 2007 si aggirava intorno ai 14.800 euro mentre quest’anno sale fino ai 15.500.

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