Gli alberi hanno anima? La «ricerca» di tre artisti

Michele Perla

Ha aperto a Legnano, a Palazzo Leone da Perego, dove rimarrà sino al 25 marzo, la mostra pubblica «In Tre» con dipinti di Enzo Maio, fotografie e tecniche miste di Giuliano Grittini e poesie di Alda Merini. L’evento è organizzato dal Comune di Legnano in collaborazione con La Spirale 2000 di Milano e la Galleria Palmieri di Busto Arsizio. A Palazzo Leone da Perego vengono ospitate 24 opere uniche di Enzo Maio, 20 poesie di Alda Merini, molte delle quali inedite, e 20 fotografie e tecniche miste di Giuliano Grittini dedicate alla poetessa.
L’evento culturale ha lo scopo di sottolineare il percorso creativo dei singoli artisti, fino ad arrivare al loro incontro, coronato dalla realizzazione di un volume d’arte dal titolo «Alberi senza fine», presentato proprio in questa occasione. I tre artisti hanno condotto una ricerca di confine, un’indagine tesa ad evidenziare e «denunciare» l’umanità, prendendo come pretesto l’albero; a tale scopo, questo viene estrapolato dal suo contesto naturalistico per diventare individuo, «essere».
Il tema dell’albero, che ricorre spesso nella produzione di Alda Merini, esprime la sua sofferenza esistenziale: gli alberi hanno un’anima, esattamente come gli individui, poiché con essi condividono l’origine nella notte della Creazione. Tale fratellanza si manifesta in un comune aspetto scheletrico, sperduto ed immobile. Ma, come i secchi rami dell’albero possono germogliare in fronde, la paura dell’abbandono dell’artista si compensa con la propensione alla gioia e con il forte bisogno d’amore. Questo sentimento dirompente è tradotto in pittura da Enzo Maio che, ispirandosi a paesaggi naturali, stempera e mischia i colori. La luce, che penetra nei suoi quadri permeandone gli elementi, è ricca di significati e ci permette di cogliere il mistero dell’esistenza. Giuliano Grittini ritrae la poetessa, riuscendo a percepirne l’anima, oltre al gesto e al volto. Coglie l’essenza del reale e la immobilizza in una serie di fotogrammi, fermando il flusso del tempo e trasformandola in qualcosa di immortale.

Il catalogo della mostra, edito da La Spirale Duemila, contiene testi critici di Enrico Giustacchini, Carlo Franza, Alda Merini e Roberto Vecchioni. Orari da martedì a venerdì 16.30-19, sabato 16-20 e domenica 10-13 e 15-20.

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