È Il 22 maggio 1915, siamo in piena Prima Guerra Mondiale, quando la stazione di Quintinshill, vicino a Gretna Green, nel sud della Scozia, diventa teatro del più grave disastro ferroviario nella storia del Regno Unito. Una serie di collisioni catastrofiche coinvolge cinque treni e porta alla morte di 226 persone e al ferimento di 246. La maggior parte sono soldati britannici del 7º Battaglione del Reggimento Reale Scozzese.
Tra le cause principali dell'incidente vi è un errore di comunicazione tra il segnalatore del turno notturno, George Meakin, e quello in servizio la mattina, James Tinsley. Il secondo arriva in ritardo al lavoro, creando un primo elemento di confusione. Dall’altro lato, Meakin avrebbe dovuto tenere un registro aggiornato, con le annotazioni relative all'orario di passaggio e alla posizione di ogni treno. Il suo taccuino, però, non risulta compilato. Di conseguenza, Meakin non informa Tinsley della presenza di treni particolari, come un treno militare in attesa di passare.
Le dinamiche dell'incidente
Ma facciamo un salto indietro di qualche ora. Sono circa le 4,30, e nella intersezione ferroviaria di Gretna Green dovrebbero transitare tre convogli: un espresso notturno, uno per il trasporto locale di passeggeri e un treno merci. Stanno per passare anche un secondo treno merci e uno speciale militare con all’interno i Soldati della Territorial Army, proveniente da Leith e diretto al porto di Liverpool per imbarcarsi verso il Fronte di Gallipoli. Per fare spazio ai due treni in arrivo, Meakin fa spostare il treno passeggeri locale sulla linea principale per Carlisle, lasciando spazio al treno merci sulla linea secondaria. Alle 6,42 il treno di truppe diretto a sud, di cui Tinsley ignora la presenza, e che corre a tutta velocità sulla linea principale della Caledonian Railway, si scontra frontalmente col treno locale diretto a nord. Poco più di un minuto dopo la prima collisione, un vagone letto espresso da Londra Euston a Glasgow Centrale, si schianta tra i rottami. Quasi immediatamente, scoppia un incendio di vaste dimensioni dovuto al fatto che i veicoli del convoglio truppe abbiano carrozzeria in legno e illuminazione a gas. Molti dei soldati feriti dalla forza dell'impatto muoiono nell'inferno di fuoco, altri si fanno sparare dai loro ufficiali piuttosto che morire lentamente tra le fiamme. L’effetto domino porta ad altre collisioni, coinvolgendo, infine, cinque convogli in totale. I primi ad arrivare sul posto sono i custodi della "Antica bottega del fabbro" di Gretna Green, che pensano si tratti di un attacco dei tedeschi. Arriva poi anche la brigata dei pompieri di Carlisle, che spegne del tutto l’incendio solo dopo 24 ore.
Le conseguenze del disastro
Le indagini successive rivelano una serie di negligenze e mancanze sistemiche. Gli operatori della stazione di Quintinshill non hanno seguito correttamente le procedure di sicurezza. L’errore iniziale di deviare il treno locale senza segnalarlo adeguatamente agli altri mezzi è il primo di una serie di sbagli fatali. Insomma, l’assenza di una comunicazione efficace e la mancata osservanza delle normative ferroviarie contribuiscono in modo determinante alla tragedia. Di conseguenza, entrambi i segnalatori vengono accusati di omicidio colposo in Inghilterra, poi condannati dopo un processo in Scozia. Nel 1916, vengono rilasciati da una prigione scozzese per essere riassunti dalla compagnia ferroviaria, anche se non più come segnalatori. Il disastro di Quintinshill ha un impatto notevole sulla sicurezza ferroviaria britannica. Le autorità introducono nuove regole e procedure per prevenire il ripetersi di tali incidenti. Vengono installati nuovi sistemi di segnalazione e implementate rigorose misure di addestramento per il personale ferroviario. Tuttavia, per le famiglie delle vittime, queste misure non serviranno a riportare indietro i loro cari.
Da allora, il 22 maggio di ogni anno, il disastro di Quintinshill viene ricordato dalle autorità scozzesi e, in alcune occasioni, come nel caso del centenario dalla tragedia, alla cerimonia partecipano membri della famiglia reale inglese. In particolare, si ricorda la morte atroce di quei soldati che erano lì per servire il Paese in tempo di guerra.
Oggi la cittadina di Quintinshill non dimentica: libri, monumenti e targhe commemorative ricordano la tragedia e le vite spezzate. A causa delle fiamme, molti dei corpi non furono mai trovati perché cremati durante l'incendio, mentre le salme dei soldati ancora identificabili sono seppellite nel Rosebank Cemetery di Edimburgo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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