Alberto di Monaco fissa le nozze Ecco i principi ancora «su piazza»

Certo, le nozze si possono sempre annullare, fino all’ultimissimo momento. Ma con l’annuncio di ieri Alberto II di Monaco, sovrano del principato da cinque anni, è uscito dal novero dei principi azzurri cacciabili. Il principe cinquantaduenne, infatti, sposerà la fidanzata sudafricana Charlene Wittstock, nel luglio dell’anno prossimo, con rito civile venerdì 8 e cerimonia religiosa sabato 9. È vero che il figlio di Ranieri e Grace Kelly somigliava già assai poco al principe delle fiabe, un po’ per l’età e un po’ per i due figli, regalmente riconosciuti, avuti da due donne diverse. Però... da ieri è un promesso sposo e basta.
Logico, quindi, che le mire di chi punta ad accasarsi con un principe (o una principessa) si debbano concentrare su altri obbiettivi. Vediamone alcuni.
Impensabile non citare all’inizio del catalogo i numeri due e tre nella linea di successione a Elisabetta II sul trono di Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord nonché di Antigua, Barbuda, Australia eccetera eccetera. Insomma, sir William (classe ’82) e del Galles (’84), i figli di Carlo e Diana che per età e durata media dei flirt sembrano lontani anni luce dal gran passo annunciato da Alberto Grimaldi. Restando in Inghilterra, per i maschietti interessati si segnalano: Zara Phillips, figlia della principessa Anna, classe ’81, cavallerizza provetta e appassionata di sport e sportivi; Beatrice di York, primogenita di Andrea e Sarah Ferguson, classe 1988.
Tornando a Montecarlo, doverosa la menzione per Charlotte (’86) e Andrea (’84) Casiraghi, figli della principessa Carolina e di Stefano Casiraghi. La prima è apprezzatissima per lo charme e l’abbigliamente sempre impeccabile, il secondo è attualmente, in attesa degli eredi «regolari» di Alberto II, il numero tre nella linea di successione al trono (dopo la madre).
Cambiando continente, ecco lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid al Maktoum (classe ’82, figlio del primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti), principe di Dubai e uno dei giovani più ricchi del pianeta. Come la sorella trentenne Maitha, appassionata di karate, né bella né brutta ma pur sempre un ottimo partito anche se precluso ai non musulmani. E Azim del Brunei, classe ’83, il principe amatissimo dai paparazzi che nel 2006 regalò all’amica Mariah Carey una collana da sei milioni di dollari.
E se in Asia, dove le prolifiche famiglie reali di Arabia Saudita e dintorni sfornano a ritmo forzato potenziali principi azzurri, si devono anche segnalare almeno Tsuguko Takamado (ventiquattro anni, sua altezza imperiale del Giappone) e la bellissima principessa Sirivannavari di Thailandia (23 anni, stilista), l’Africa trova posto nella top 20 mondiale dei reali su piazza con Sikhanyiso di Swaziland, ventitreenne figlia del monarca Mswati III che di figli ne ha due dozzine abbondanti.
Tornando in Europa, accasatasi un mese fa la trentatreenne erede al trono Vittoria con il suo ex personal trainer Daniel Westling divenuto duca di Västergötland, la Svezia offre ancora ai cacciatori di reali i due figli minori di re Gustavo, ovvero il principe Carlo Filippo (classe ’79, militare, designer e sostituto del padre in molte occasioni ufficiali, fotografato qualche settimana fa in compagnia di una pornostar) e la duchessa Maddalena (classe ’82, ambasciatrice Unicef e ormai newyorkese), che ha annullato le nozze previste per quest’anno a causa delle tante relazioni clandestine del suo fidanzato.
Ma se in tema di monarchie l’Europa non è da meno del mondo arabo coi suoi emiri e sceicchi, di principi «veri», cioè con un padre sovrano o erede al trono, in età da matrimonio non ne offre molti di più di quelli che abbiamo indicato all’inizio. Restano Venceslao del Liechtenstein (classe ’74, noto alla cronaca rosa per la sua relazione con la modella brasiliana Adriana Lima) e Guglielmo Giovanni di Lussemburgo (classe ’81) e suo fratello Felice Leopoldo (classe ’84), figli scapoli del granduca Enrico che è padre anche degli ancora giovani Alessandra (classe ’91) e Sebastiano (classe ’92).
Però se passiamo alle dinastie non più regnanti e alla nobiltà imparentata con sovrani antichi e moderni, l’Europa non la batte nessuno. Anche in fatto di buoni partiti. Fra i più ambiti c’è senz’altro il principe Alberto II di Thurn und Taxis, 27 anni e capo di una delle casate più ricche di Germania.

Appassionato di motori, ha un patrimonio stimato in quasi due miliardi e mezzo di dollari. E fra i tanti rampolli di sangue blu, spiccano anche Filippo e Teodora, rispettivamente 24 e 27 anni, i due figli più piccoli di Costantino II di Grecia e Anna Maria di Danimarca.
Buona caccia.

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