Da quando Aldo Busi è entrato e uscito dall'Isola dei famosi, circolano notizie e polemiche di ogni genere sullo scrittore. Soprattutto sulla sua futura partecipazione a trasmissioni televisive e sulle accuse (da lui respinte) che gli vengono rivolte di apologia della pedofilia. Su entrambi gli argomenti, riportiamo due risposte scritte via telefonino che ci ha dato l'intellettuale da noi intervistato ampiamente appena rientrato in Italia dal Nicaragua. Al di là dei contenuti (che ognuno può condividere o meno), da notare come lo scrittore non si risparmi neppure negli "sms".
Prima questione: Busi, è vero che lei in autunno tornerà ad "Amici libri", lo spazio del programma di Maria De Filippi in cui cercava di avvicinare i ragazzi alla letteratura?
Risposta: "La vita è talvolta compassionevole e rinuncia ad accanirsi persino sulla mia testarda e sacrificale generosità verso gli analfabeti di mestiere fuori e dentro la televisione tutta, tutta di Stato, tutta "etica", tutta da Stato etico: contrariamente a un pettegolezzo riportato da me stesso in una intervista, sono felice di annunciare che non rifarò "Amici libri". Finalmente riprendo a tempo pieno la mia attività preferita e meglio apprezzata in paese: non scrivere!"
Seconda questione: cosa risponde a chi è andato a rivedere su youtube gli spezzoni di un suo intervento durante un Costanzo show del 1996 in cui parlava della pedofilia? In molti sono rimasti esterrefatti da una sua frase in cui sosteneva che la pedofilia non è reato.
Risposta: "In quegli spezzoni le menti malate e gli ipocriti di mestiere traggono fuffa per ascrivermi una abominevole apologia della pedofilia che non so dove e come possa essermi imputata: dico cose innocenti che direi anche oggi, parlo di masturbazioni tra coetanei (la parola "adulto" significa per me già spermatico e va collocata in un'epoca in cui finite le elementari e le medie si andava a bottega) e di riti scaramantici tra famigliari per ingraziarsi la fertilità del neonato maschio. E' semmai una apologia della mia gerontofilia sin da bambino. E mai e poi mai della pedofilia. Bisogna essere dei pedofili in agguato per vedervi quanto sta riflesso nelle loro mitomanie morbose e non nelle mie parole forse provocatoriamente ingenue e niente più".
Sempre sulla questione, Busi ci ha riferito anche che la frase
"la pedofilia non è un reato" è stata estrapolata dal contesto: preso tutti insieme il discorso significava che se la pedopornografia e il turismo sessuale non vengono puniti, allora anche la pedofilia non sarebbe reato- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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