Alemanno presenta la nuova giunta

"Solo con un taglio netto si poteva superare l’inevitabile logica politica dei veti incrociati". Nella sua squadra cinque novità e sette conferme. Davanti al Papa: "Impegno per la famiglia e le periferie"

Alemanno presenta la nuova giunta

Roma - Cinque novità e sette conferme: è questo, in estrema sintesi, il bilancio della rivoluzione targata Alemanno dopo l'azzeramento della vecchia giunta. Ecco quali sono le novità: quattro assessori che lasciano le deleghe. Maurizio De Leo lascia il Bilancio a Carmine Lamanda, ex dirigente della Banca d’Italia e tecnico di alto livello. La Cultura passa da Umberto Croppi all’attuale delegato al centro storico Dino Gasperini. Saltano anche, come previsto, all’Ambiente Fabio de Lillo - che paga anche il coinvolgimento mediatico nel caso "Parentopoli" dell’Ama - sostituito dal consigliere Marco Visconti e alla Mobilita e trasporti Sergio Marchi, il cui posto sarà preso da Antonello Aurigemma spinto dal gruppo Laboratorio Roma. Via anche Laura Marsilio, che lascia la Scuola a Sveva Belviso, che era assessore alle Politiche sociali e a sua volta "passa" la delega all’altro nome esterno, il presidente delle Acli romane Gianluigi de Palo.

Le conferme Per il resto ognuno rimane al suo posto: Marco Corsini all’Urbanistica, Fabrizio Ghera ai Lavori pubblici, Davide Bordoni al Commercio, Alfredo Antoniozzi a Casa e patrimonio, Enrico Cavallari al Personale e Mauro Cutrufo come vice sindaco con delega al Turismo.

"Serviva un taglio netto" "Da alcuni mesi cercavamo di rivedere la Giunta per potenziarla e rafforzarla", ma poi "ho compreso che solo con un taglio netto si poteva superare l’inevitabile logica politica dei veti incrociati, dei blocchi reciproci e recuperare lo spirito di squadra". Così il sindaco risponde a chi, a Radio Vaticana, gli domanda quali siano le ragioni per cui ha deciso di azzerare tutte le deleghe anziché sostituire solo qualche assessore nella sua Giunta.

"Ora impegno per famiglia e periferia" Affiancato dalla nuova giunta, Alemanno ha toccato, davanti al Papa, i punti prioritari del seconda fase di governo, avviata poco prima dell’udienza con la delibera ufficiale della giunta bis.

Il progetto Millennium, con il primo piano strategico di sviluppo, che sarà presentato a febbraio; la candidatura alle Olimpiadi; le politiche per la famiglia; il sostegno ai bambini delle periferie; il nuovo "Osservatorio internazionale per la libertà religiosa".

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