Allarme influenza A: le Asl «congelano» le ferie dei sanitari

La colonnina del mercurio che sale fa scattare l’allarme. Ieri, in otto ore, i medici che rispondono al numero verde 800 118 800 dell’Ares 118 hanno ricevuto 489 telefonate da parte di cittadini impauriti, che chiedevano informazioni sui sintomi dell’influenza A e sulla campagna vaccinale.
Nei laboratori della capitale, invece, si sta registrando un vero e proprio boom di richieste per il test. Molti vogliono capire se sono realmente affetti dal virus H1N1 o se sono stati colpiti da una «qualunque» influenza. E la certezza, molto spesso, serve soprattutto a fugare il dubbio di sottoporsi o meno a un vaccino, che mette ancora tanta paura.
Le aziende sanitarie si stanno muovendo per far fronte alla nuova pandemia e la Asl Rm/B e la Rm/C hanno già bloccato le ferie degli operatori sanitari durante tutta la fase dell’emergenza. Nella prima lo stop partirà lunedì e durerà fino a dicembre, nella seconda fino al prossimo 28 febbraio. «Giovedì sono stati 227 gli accessi in pronto soccorso e 36 i ricoveri - sottolinea Laziosanità-Asp -. Negli ultimi sette giorni il 66 per cento dei pazienti giunti in pronto soccorso con sindromi respiratorie apparteneva alla fascia pediatrica 0-14 anni, il 29,41 a quella tra i 15 e i 64 anni, il 5,09 agli over 65 anni». Il record dei ricoveri, invece, si è registrato nella popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni. Solo ieri al Policlinico sono stati accertati 13 nuovi casi di influenza A e 20 sospetti.
Contro il virus scendono in campo anche i musulmani della moschea romana di Forte Antenne, la più grande d’Europa, dove si sta valutando l’utilizzo di mascherine per i fedeli durante le preghiere per evitare il rischio di contagio. Per cercare di spezzare la catena, si cercano tutte le strade possibili. Giovedì sono iniziate le installazioni di erogatori di gel antisettico per il lavaggio delle mani dei bambini che frequentano gli asili nido, le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie del territorio di Fiumicino. Oggi, invece, il Comune distribuirà nei principali ospedali 20 mila confezioni di integratori alimentari di vitamine e minerali, particolarmente utili in questo periodo per rinforzare le difese immunitarie soprattutto nelle categorie a rischio. «Questo obiettivo è prioritario per un’amministrazione lungimirante, visto l’arrivo della stagione influenzale, inclusa la sua forma più temuta: l’influenza A», spiega il sindaco Gianni Alemanno, che nonostante ricorra alla medicina omeopatica è pronto a vaccinarsi qualora il suo medico dovesse richiederlo. La vaccinazione, invece, è sollecitata dai vigili urbani addetti al controllo del territorio, che sono a contatto diretto con cittadini italiani e stranieri. «Già esiste una task force pronta a pianificare le vaccinazioni del personale - denuncia l’Ospol - ma manca il via del Campidoglio e le dosi che tardano ad arrivare».
Sul fronte giudiziario la procura di Roma ha acquisito ieri le cartelle cliniche di Chantal Carleo, 18 anni, affetta da fibrosi cistica e colpita dal virus H1N1, morta al Bambino Gesù e del bimbo di 10 anni deceduto al Villa San Pietro, per il quale sia il test che l’autopsia hanno escluso il contagio da influenza A. In entrambi i casi la procura procede per omicidio colposo, relativamente a eventuali negligenze da parte del personale sanitario.


Nessuna inchiesta, invece, è stata aperta sulla morte di Maurizio Scavizzi, 58 anni, che giovedì è stato salutato per l’ultima volta da una folla commossa di parenti e amici che si è stretta attorno ai familiari del tecnico radiologo.

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