Roma - Al massimo entro tre mesi sarà
avviata la sperimentazione dei body scanner in tre aeroporti
italiani: Fiumicino, Malpensa e Venezia. Lo hanno annunciato i
ministri dell’Interno Roberto Maroni e delle Infrastrutture e
trasporti Altero Matteoli al termine di un vertice all’Enac. "La linea condivisa da tutto il
governo - ha spiegato Maroni - è che prima di qualunque altra
cosa deve venire la sicurezza per chi vola. Il diritto alla vita
è prioritario rispetto a qualsiasi altra questione".
Il titolare del Viminale ha comunque ribadito che la
sicurezza negli aeroporti italiani è "già stata rafforzata ed
è ai massimi livelli". Quanto alla decisione di mettere il
body scanner entro 2-3 mesi negli aeroporti di Malpensa,
Fiumicino e Venezia è dipesa da fatto che, ha aggiunto Maroni "ci sono tratte che destano maggiore preoccupazione". "Se poi
- ha concluso - valuteremo che vi siano altri problemi su linee
diverse, approfondiremo le questioni".
Ue: "Serve posizione comune" Gli esperti dei 27 Stati membri
dell’Ue riuniti nel Comitato per la sicurezza aerea hanno
sottolineato la necessità di un approccio comune sui body
scanner negli aeroporti.
Il Comitato, secondo fonti comunitarie, all’unanimità ha
sottolineato "la necessità di un approccio Ue sulla situazione
della sicurezza, incluso l’uso delle tecnologie comunemente
riferite ai body scanner come uno dei mezzi per il controllo dei
passeggeri".
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