Amnesie d’artista per il «nuovo» Ivano Fossati Il cantautore genovese sarà domani sera all’Auditorium Conciliazione

«Il più grande sforzo per me, prima di iniziare una tournèe, è quello di reimparare i testi delle mie canzoni». A compiere questa sorprendente confessione pubblica è uno dei principali cantautori italiani, Ivano Fossati, atteso domani sera sul palco dell’Auditorium Conciliazione per la tappa romana del suo «Musica moderna tour 2009».
«Prima dei concerti mi devo allenare - ammette il cantautore genovese - mi faccio preparare un cd con tutte le canzoni che ascolto e studio anche mentre sono a casa. Durante i periodi fra un disco e l’altro, che nel mio caso sono spesso lunghi, dimentico quasi il mio mestiere di cantante! Me ne vergogno un po’ ma è così».
Il mestiere del cantastorie, dunque, che smarrisce e dimentica le parole scritte e cantate. Amnesie da artista, su testi e versi che però sono importantissimi per il successo di uno come Ivano Fossati, più volte definito poeta nonché autore di vere e proprie piccole perle letterarie in musica, in oltre trent’anni di carriera. «Oggi si sentono troppe parole - ha commentato nell’ultima intervista televisiva rilasciata a Che tempo che fa di Fabio Fazio - si parla troppo e a sproposito. Alcuni politici, alcuni commentatori parlano solo per esistere, per sentirsi importanti. Dobbiamo essere noi a essere più critici e a porci delle domande su tutto».
«Cronaca rosa, cronaca politica, cronaca giudiziaria/cantico digitale della verità (…) stai attento alla parola di troppo, al testimone universale, alla calunnia corale» canta Fossati ne Il paese dei testimoni una delle canzoni più belle del nuovo album, critica in punta di fioretto di una società dominata dall’influenza del piccolo schermo.
«Certa televisione - afferma ancora il cantautore - abbassa le nostre abitudini, l’educazione ai ragazzi dovrebbe darla la scuola che è però molto in difficoltà».
Negli spazi dell’Auditorium Conciliazione, tra i migliori della Capitale per qualità acustica, due ore di musica dove l’autore di brani indimenticabili come Una notte in Italia, La musica che gira intorno e I treni a vapore proporrà uno show in due tempi.
«Una parte non molto ampia è dedicata al disco nuovo e poi vado a ripescare canzoni che in passato ho magari tralasciata» spiega. Non si chieda a Fossati però di rifare live alcune canzoni del passato per lui di grande successo commerciale. «In genere non amo fare pezzi come Canzone Popolare ,Panama e ancora menoLa mia banda suona il rock - conferma -. Diciamo che mi piace esplorare terreni meno frequentati».
Il primo tempo del concerto contiene alcuni pezzi del disco appena uscito più qualche classico come la splendida La costruzione di un amore. Nel secondo tempo poi si prosegue per un totale di 23 canzoni, compresi alcuni brani inaspettati.

Con Fossati sul palco ci sono Pietro Cantarelli (pianoforte e tastiere) Fabrizio Barale, (chitarre elettriche), Riccardo Galardini (chitarre acustiche), Claudio Fossati (batteria) e Guido Guglielminetti (basso).
Il concerto sarà aperto anche a Roma, come in tutto il tour, dal giovanissimo cantautore siciliano Gaetano Civello.

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