Amore criminale: le donne uccise dai loro compagni

In Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo. E quasi sempre quell'uomo diceva di amarla. Parte da quest'impressionante statistica (134 donne assassinate dal proprio compagno nel 2005; 112 nel 2006) l'idea di Amore criminale, il programma di Matilde D'Errico che, molto opportunamente, da sabato alle 23,35 su Raitre, occuperà lo spazio noir già presidiato da Un giorno in pretura e Ombre sul giallo. Con una sfumatura di brivido nero in più. «Quando abbiamo letto quella statistica Istat, infatti, ci è venuta spontanea una domanda - racconta l'autrice -. Che cosa rende questi casi tanto simili fra loro? Non la comunanza culturale o sociale, quanto tre elementi precisi. L'uomo è sempre affetto da gelosia morbosa e sentimento di possesso; quasi mai la vittima ha denunciato, prima del gesto fatale, le violenze che l'avevano annunciato; sempre rei confessi, gli assassini finiscono spesso anche suicidi».
L'obbiettivo delle sei puntate (due casi a serata, uno italiano e un altro internazionale, raccontati da Camilla Raznovich attraverso un mix di filmati di repertorio, ricostruzioni e interviste) «è quello d'indurre a una riflessione, di suscitare un dibattito».

Le sei storie partiranno dalla morte della giornalista Maria Rosa Sessa, uccisa a Cosenza nel 2005 da un fidanzato respinto, per proseguire (alternate a casi internazionali come quello di Marie Trintignant o di Nancy Spungen, compagna di Sid Vicious) con le drammatiche vicende di Silvia De Paolis, Monica Guarino, Sonia De Gregorio, Rosa Angiulli e Adriana Tamburrini. Tutte donne comuni, tutte ugualmente vittime di amori troppo immaturi e fatalmente violenti.

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