Roberto Zanitti
da Udine
Milan tracimante, Ancelotti gongola con moderazione. «Con il suo pressing, almeno nel primo tempo, l'Udinese ci ha messo in difficoltà. Poi una volta aperte le marcature, siamo andati molto meglio, approfittando degli spazi. Certo non si può dire che il vantaggio di Shevchenko fosse uno schema preparato in allenamento, ma in questo periodo i nostri attaccanti sono talmente in forma che riescono ad approfittare di ogni occasione».
Settantadue delle novantadue reti sinora realizzate nelle tre competizioni sono infatti fatturazione del reparto avanzato. «Sono tutti bravi, soprattutto a farsi trovare pronti. Prendete Gilardino: pur avendo giocato poco negli ultimi tempi, ha segnato e faticato per gli altri». Anche dietro, inappuntabili. «Da un po' la differenza la sta facendo proprio la difesa: la sua solidità e la sua compattezza costringono gli avversari a fare fatica per andare a segno. E trasmettono grande serenità al resto del gruppo. E sabato dovrebbe tornare disponibile Maldini contro la Fiorentina».
E la tentazione Real? Per la prima volta Ancelotti ha ammesso di essere tentato: «Chi non andrebbe al Real? Il problema è quando: credo di avere ancora tempo per farlo. Rimarrò al Milan? Non è un problema dei giornalisti, ma potete stare tranquilli». Poi una battuta sul clima simile tra le due città: «Sarà così, ma io sono un uomo della nebbia, preferisco stare al buio».
Doppiettista di giornata, Shevchenko ringrazia sentitamente De Sanctis. «Spesso le partite si sbloccano con difficoltà. Stavolta ci ha dato una bella mano l'errore del portiere. Poi però, il Milan ha nettamente meritato la vittoria anche se, nei primi venti minuti, era un'Udinese decisamente vogliosa, che lotta per non retrocedere e deve approfittare di ogni gara per cercare punti».
Sul versante friulano il clima è decisamente cimiteriale.
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