Anche nel Lazio gli elettori dicono Cdl

Ma il successo politicamente più importante è il trionfo di Moscherini a Civitavecchia. Vittorie anche ad Ardea e Sabaudia, incertezza a Gaeta. Due a uno nei capoluoghi: probabilmente al centrodestra Latina e Rieti, centrosinistra avanti a Frosinone

Il centrodestra vince in tutta Italia e non fa eccezione nel Lazio. Qui, in una tornata elettorale caratterizzata da una lieve flessione dell’affluenza al voto (79,51 per cento contro l’81,35 delle precedenti amministrative) la Casa delle Libertà incassa, salvo sorprese giunte nella notte, due dei tre comuni capoluoghi (Latina e Rieti) e soprattutto espugna Civitavecchia, roccaforte rossa.
Ma vediamo i risultati principali alle 23 di ieri. A Latina verso la riconferma il popolare sindaco uscente Vincenzo Zaccheo della Cdl. Quando erano state scrutinate solo 24 sezioni su 115 Zaccheo era sul filo della riconferma al primo colpo (50,54 per cento) ma la quinta proiezione Consortium per la Rai alle 20,34 lo dava al 52,1. Può quindi sperare ancora nel ballottaggio Maurizio Mansutti, candidato per il centrosinistra, accreditato del 23,31. A Frosinone con 20 sezioni su 48 avanti Michele Marini, vicesindaco uscente del centrosinistra con un margine che però (53,18 per cento) non esclude affatto il ballottaggio con l’esponente dell’Udc e candidato del centrodestra Adriano Piacentini (35,50). A Rieti si profila un trionfo per il sindaco uscente Giuseppe Emili, in lizza per il centrodestra. Quando erano state scrutinate 15 sezioni sulle 51 totali, Emili era al 52,67 per cento e lo sfidante Papalia (centrosinistra) al 43,16.
Tra i comuni non capoluogo di provincia ma con più di 15mila abitanti, spiccava per importanza la sfida di Civitavecchia. Nella serata di ieri appariva quasi certa l’affermazione al primo turno di Gianni Moscherini, candidato sindaco della coalizione di centrodestra «Patto per la città»: quando erano state scrutinate 38 sezioni su 53 il quoziente di Moscherini (55,65 per cento) rendeva improbabile il ballottaggio con il candidato del centrosinistra Nicola Porro (37,71). Molti i risultati ancora in bilico nella tarda serata di ieri nei comuni importanti. Ad Ardea il candidato del centrodestra Carlo Eufemi, pur nettamente avanti, con il parzialissimo 51,79 per cento dei voti nelle prime 4 sezioni scrutinate (su 30) era tutt’altro che sicuro di evitare il ballottaggio con lo sfidante del centrosinistra Mauro Giordani, fermo al 39,19. A Ceccano a quasi metà spoglio (9 sezioni su 20), davanti Antonio Ciotoli della coalizione del centrosinistra, che con il 53,45 per cento dei voti appare in grado di essere eletto sindaco al primo turno, approfittando della spaccatura del centrodestra. A Gaeta con 6 sezioni scrutinate su 20 praticamente certo il ballottaggio, ma è ancora da decidere se a sfidare il candidato del centrodestra Massimo Magliozzi (35,58 per cento) sarà il quasi omonimo esponente del centrosinistra Pasqualino Magliuzzi (29,78) o l’outsider Antonio Raimondi di due diverse liste civiche (28,54). Spareggio in famiglia probabile a Sabaudia tra Alessandro Maracchioni (Forza Italia, Udc e altre 4 liste) che a 6 sezioni scrutinate su 15 era al 39,62 per cento e il sindaco uscente Salvatore Schintu (An e altre 4 liste) fermo al 29,02.

A Sezze notte da thrilling per Andrea Campoli del centrosinistra sul filo dell’elezione al primo turno con il 50,18 per cento quando erano state scrutinate 12 sezioni su 22. Se non ce la farà subito se la dovrebbe vedere con Lisano Zarra (Udc e altre liste moderate) avanti rispetto a Serafino Di Palma (Forza Italia, An e altri). Nessun dato infine da Ladispoli e Tarquinia.

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