Andrea Cuomo

La maison nata nel 1812 è una delle più blasonate della Champagne e negli ultimi anni ha puntato forte sull’Italia, dove ha aperto una sua sede per promuovere al meglio i suoi prodotti davvero rimarchevoli. Come l’Héritage, il Brut Millésimé 2015 e il monumentale Grand Siècle Itération n.24 in magnum

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Laurent-Perrier

Lo chef dei Pupi di Bagheria, vicino Palermo, prosegue nella sua strada personalissima fatta di impeto, di inventiva, di regole personali che lo allontanano dagli standard spesso noiosi del fine dining. La sua cucina è di memoria, parte dalla Sicilia per viaggiare in tutto il mondo. E il suo è un locale in cui si sta davvero bene, anche grazie alla moglie Laura Codogno, che guida la sala

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Tony Lo Coco e il modernismo siciliano

Mai come quest’anno l’edizione italiana della guida rossa dei ristoranti ha suscitato polemiche e incomprensioni. Naturalmente i giudizi sono per natura insindacabili, ma al di là delle stelle date o tolte esistono punti deboli e contraddizioni che sono diventati ormai intollerabili per uno strumento così prestigioso. Che rischia di perdere credibilità facendo male a tutto il sistema

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Processo alla Michelin in dieci capi d’accusa

La capitale portoghese, multietnica e tradizionale, cosmopolita e sbarazzina, propone una cucina semplice, saporita e a buon mercato, che ha i suoi ingredienti forti nel baccalà e nelle sardine. Ma vale la pena provare anche i frutti di mare, il “prego no pão”, il “cozido à portuguesa” e gli inesorabili pasteis de nata, ma qui per noi italiani è buono anche il caffè. Ecco gli indirizzi imperdibili

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Lisbona, dieci specialità da provare

Il ristorante del Grand Hotel et de Milan è un salotto classico e confortevole consacrato alle stelle della musica lirica e del teatro e a una cucina opulenta ma elegante. Sospesa tra Milano e Napoli, da cui arrivano lo chef Francesco Potenza e il consulente Gennarino Esposito. Ma il punto forte sono i piatti rifiniti al tavolo, che trasformano la cena in uno show

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Don Carlos, il bello di un servizio all’antica

Ha chiuso all’improvviso l’ultima sede francese della catena di ristoranti con memorabilia musicale di proprietà dei Sminole e diffusa in tutto il mondo. I dipendenti avvertiti solo a settembre, i clienti lo hanno scoperto da un cartello all’ingresso. La colpa è del profondo rosso del locale, ma sul web impazzano già i nostalgici. Una crisi che potrebbe arrivare anche da noi?

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L’Hard Rock Cafe non parla più francese

L’azienda di Riquewihr è una delle più antiche al mondo sempre rimasta in mano alla stessa famiglia. Produce vini da terreni per metà classificati Grand Cru ed è celebre per l’interpretazione dei classici alsaziani (Riseling, Sylvaner, Gewürztraminer, Moscato, Pinot Bianco, Pinot Grigio) tutti monovitigno tranne il blend Gentil, a cui quest’anno è stato dedicato il tradizionale #Hugel Day

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Hugel, la sede a Riquewihr

Si trova a Roma, nel rione Monti, è stato aperto nel 2018 da Patrick Pistolesi ed è stabilmente il primo locale italiano secondo le classifiche internazionali. La drink list attuale, Perimetro e Forme, definisce i cocktail con un poligono che evidenzia le varie caratteristiche sensoriali e stilistiche. Ma il mio migliore assaggio è stato il Canova, dalla sezione dei classici

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Drink Kong, il locale

La doppia anima dell’azienda familiare trentina: storica produttrice di grappe, con il tempo ha aggiunto un notevole catalogo di Trentodoc. Le novità sono un Trentodoc Brut Millesimato dell’annata 2020 e, sul lato degli alambicchi, un gin (il 7 Laghi) che grazie alle botaniche dolomitiche rende di alta quota lo stile London Dry

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Pisoni, tra distillati e spumanti
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