Anche la Turchia riconosce il CNT di Bengasi

Conclusa la parabola di Ankara: da mediatore nella crisi libica a sostenitoredel nuovo corso antigheddafiano

Il ministro degli Esteri turco ha annunciato il riconoscimento del Consiglio Nazionale di Transizione (Ctn) come rappresentante del popolo libico. «La Turchia considera il Ctn come legittimo e riconosciuto rappresentante del popolo libico», ha dichiarato oggi il capo della diplomazia turca Ahmet Davotoglu, dopo aver ricevuto ad Ankara il capo del Consiglio libico, Mustafa Abdul Jalil.
La visita di Jalil giunge all'indomani dell'apertura di un ufficio di rappresentanza dell'Unione Europea a Bengasi. Ad Ankara il capo del Consiglio di transizione ha incontrato anche il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan e vedrà il presidente Abdullah Gül.
Secondo Davotoglu, il popolo libico ha sollevato legittime richieste e la transizione verso un sistema che le accolga può avvenire solo in modo pacifico. «Proteggere l'integrità territoriale della Libia e mantenere la sua rispettata posizione di Stato forte ed unito» è una priorità per la Turchia, ha aggiunto il ministro, citato dall'agenzia stampa semi ufficiale Anadolu.

Unico Paese musulmano membro della Nato, la Turchia ha accettato solo con riluttanza l'intervento militare dell'Alleanza in Libia e ha inizialmente cercato di porsi come mediatore fra il regime di Muammar Gheddafi e gli insorti. Successivamente Ankara ha indurito la sua posizione verso il regime di Tripoli e ai primi di maggio Erdogan ha esortato Gheddafi «a lasciare il potere immediatamente».

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