Anziana strangolata in casa dove viveva sola

Una casa a soqquadro e il cadavere di una donna di 81 anni riverso nella cucina. È questo il drammatico spettacolo che si è parato di fronte a una coppia di amici di Emilia Stoppioni, l’ottuagenaria che viveva da sola in una casa rurale a due piani su viale della Moschea alle spalle dei Parioli. Gli amici della Stoppioni erano passati ieri mattina a trovarla ma il campanello ha suonato a lungo e a vuoto. La morte, secondo i primi riscontri del medico legale, dovrebbe risalire alla notte tra giovedì e venerdì. Molto probabilmente per strangolamento, visti i segni sul collo. E visto soprattutto il filo di nylon trovato a pochi passi dal cadavere nella cucina della casa. Gli inquirenti parlano di un tentativo di rapina finito male. Magari l’omicidio è arrivato per mano di qualche balordo che voleva approfittare della scarsa difesa della vecchietta per portarle via soldi e preziosi. La casa è isolata e i carabinieri hanno già avuto modo di verificare che nessuno ha sentito nulla. I soldi potrebbero essere un movente credibile, visto che nascosti in un tubo, i carabinieri hanno trovato oltre 1.500 euro. Erano accartocciati e ben mimetizzati. I carabinieri hanno atteso l’arrivo del figlio della donna, che da tempo vive a Latina. L’uomo potrà chiarire alcuni particolari della vita della vittima. Particolari che potrebbero far luce sul mistero che avvolge i suoi ultimi momenti. I cassetti della sua camera, infatti, erano aperti, il contenuto sparso in giro per la stanza, come se qualcuno vi avesse rovistato in cerca di denaro o preziosi. La vittima, nata nel ’27, vedova da tempo, viveva sola nell’appartamento al piano terra della casa rurale di via della Moschea. Secondo quanto hanno potuto capire gli inquirenti in base alle testimonianze raccolte, la Stoppioni non aveva collaboratori domestici fissi o badanti. Soltanto una conoscente la andava a trovare con una certa regolarità per farle un po’ di compagnia. Le indagini del Reparto operativo dei carabinieri e del nucleo investigativo di Roma andranno avanti senza escludere alcuna ipotesi. Se resta più concreta quella riguardante il movente della rapina finita male, i militari non escludono per il momento altre piste.
Un’altra anziana è stata aggredita venerdì pomeriggio a Bracciano. In questo caso il coraggio di tre ragazzi ha impedito che il fattaccio si trasformasse in tragedia. Tre sedicenni (un ragazzo e due ragazze) che si trovavano nei giardini pubblici di via Carlo Marchi hanno visto un uomo, che era li fermo e seduto su un muretto, improvvisamente e senza alcun motivo avventarsi contro una donna che passava davanti a lui.

L’aggressore, un cittadino romeno già noto alle forze dell’ordine, si è avventato sull’anziana signora bloccandola e cercando di trascinarla verso i giardini, ma subito i due ragazzi, udite le invocazioni di aiuto, sono intervenuti lottando con l’uomo e consentendo alla donna di divincolarsi e fuggire. L’uomo ora è rinchiuso nel carcere di Civitavecchia.

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