Marcello Di Dio
nostro inviato a Firenze
Italia-Germania doveva essere la partita della riappacificazione di Firenze con la nazionale. Il messaggio del Papa, inviato dal cardinale Angelo Sodano e letto poco prima del fischio dinizio dal vescovo ausiliare della diocesi Claudio Maniago, la fa diventare anche la partita dellantirazzismo negli stadi. «Il Sommo Pontefice recita il messaggio di Benedetto XVI esprime apprezzamento per contestuali iniziative contro discriminazioni razziali promosse per rinsaldare la consapevolezza dellimportante funzione educativa dello sport al servizio della solidarietà e della pace». Inoltre Sua Santità prosegue il messaggio - «incoraggia il comune sforzo di promuovere la civiltà dellamore attraverso il paziente dialogo e il reciproco rispetto in ogni ambito della società».
Messaggio che purtroppo non è stato possibile sentire in televisione per un disguido audio, così è stato Enrico Varriale, nellintervallo, a improvvisarsi vicario del vescovo ausiliare e a rileggere il messaggio del Papa al pubblico televisivo.
Sono passati tredici anni da quel 20 gennaio 1993, lultima sfida degli azzurri nel capoluogo toscano. La contestazione fu durissima: fischi allinno di Mameli, cori contro lallora presidente federale Matarrese. Ieri sera la pace ritrovata: con le squadre schierate davanti alla tribuna, tutto lo stadio ha cantato il nostro inno mentre i giocatori di Lippi si abbracciavano. Alcuni fischi sono invece partiti dalla curva Marione al momento dellinno tedesco. In tribuna anche il pilota tedesco della Ferrari Michael Schumacher che commenta: «Azzurri molto forti, ma dalla mia squadra mi aspettavo di più».
Non belli gli spettacoli offerti da tifosi italiani e tedeschi: prima del match reciproci lanci di bottiglie e intervento senza cariche della polizia; dentro lo stadio lanci di petardi. Tra laltro sei supporter della Germania, di età compresa tra i 17 e i 29 anni, erano stati denunciati martedì sera per una rissa e hanno dovuto rinunciare alla partita. Decisamente migliore vedere lo sventolio dei tricolori in tutti i settori dello stadio.
In mattinata cera stata la toccante visita di Lippi, Toni, Del Piero e del presidente Carraro allospedale pediatrico Mayer, allora di pranzo il divertente duetto del ct con Fiorello alla radio. E una risposta alla battuta di Del Piero di qualche tempo fa («se Lippi non mi porta al Mondiale, scrivo sui muri che è gay»): «Dopo quella frase, oltre alle donne mi cercano anche gli uomini...».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.