«Arese in corto»: alla scoperta dei giovani registi

Sono già arrivate più di trenta pellicole: «Grande successo» per gli organizzatori

Andrea Indini

Un piccolo cagnolino di latta e il suo «amore meccanico e tormentato» per un mezzo busto femminile in puro stile industrial hanno catturato l’attenzione della critica sull’edizione dell’Arese in corto dello scorso anno. Il soggetto, Trash picking hours, era il prodotto del bravissimo Stefano Bertelli. Alessio Morimondi e Luca Piterà, invece, avevano partecipato con Il piacere del sangue, un impressionante pellicola su «una nuovissima naturale catena alimentare».
Giunto alla terza edizione, l’Arese in corto attrae intorno a sé un consenso sempre maggiore. Pensato solo su scala provinciale, gli organizzatori del festival si son visti costretti, a partire da quest’anno, ad aprire le porte ai «registi» di tutta Italia. «L’idea nasce nel 2003 - spiega Riccardo Buroni, organizzatore e presentatore dell’evento - con lo scopo di dare visibilità ai tanti giovani registi e aspiranti del territorio milanese, il cui maggiore problema spesso è di trovare una finestra adeguata attraverso cui presentare e fare conoscere le proprie opere».
E ci sono riusciti: se nel 2004 avevano partecipato in quindici, quest’anno sono già arrivati trenta cortometraggi da tutto il Paese. «È una cifra altissima - continua Buroni - se si tiene presente che il bando è aperto fino al 20 agosto e, soprattutto, che si tratta di un festival locale con un budget molto limitato». Non sarà certo questo a fermarli. «Siamo arrivati a un bivio - conclude l’organizzatore -, ora vogliamo trovare nuove partnership con scuole di regia e cercare fondi in modo da aprire il concorso a livello internazionale».
La maggior parte dei lavori pervenuti quest’anno arriva dal centro-sud, con Lazio e Roma in testa. Naturalmente è ancora presto per trarre dei bilanci definitivi, ma risulta molto interessante che il sud Italia mostri un fermento e interesse maggiori per il cortometraggio. L’edizione di quest’anno sarà divisa in due sezioni, gli under 25 e gli over 25, comprendendo sia i «racconti dedicati ai corti a soggetto» sia le «visioni a ogni forma di videoarte, dal videoclip all’animazione». «Abbiamo optato per questa divisione - spiega Guido Carracino, presidente della giuria che a settembre valuterà i lavori - in modo da creare un sorta di divisione tra professionisti e non professionisti».


La serata conclusiva martedì 20 settembre presso il Cinema Teatro Arese (ingresso libero fino a esaurimento posti), dove saranno proiettati i cinque migliori film di entrambe le sezioni. Ai due vincitori andranno in premio 250 euro.

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