Assalto in villa a Brescia, famiglia sterminata

Bepi Castellaneta

da Gravina in Puglia (Bari)

Il mistero dei fratellini scomparsi è celato a Gravina in Puglia, in questo labirinto di grotte e dirupi a una quarantina di chilometri da Bari. E per questa ragione la polizia ha avviato verifiche su tutto il traffico telefonico del paese: complessivamente fa qualcosa come sedicimila utenze da passare al setaccio in un centro agricolo che conta poco più di 43mila abitanti. Un lavoro difficile, lungo e complicato; un lavoro ritenuto assolutamente necessario non solo per fare luce su contatti, conoscenze e amicizie, ma anche per individuare eventuali spostamenti in altre regioni italiane o all'estero da parte di persone che in qualche modo potrebbero essere coinvolte nella vicenda. È questo l’ultimo capitolo delle indagini sulla sorte di Francesco e Salvatore Pappalardi, 13 e 12 anni, spariti il 5 giugno scorso dopo essere usciti per andare a giocare con gli amici. Per sbrogliare la matassa sono giunti in Puglia esperti del Servizio centrale della polizia che oggi parteciperanno in procura a un vertice tra magistrati e squadra mobile di Bari. Gli investigatori hanno nuovamente imboccato con decisione la pista familiare e nei giorni scorsi la polizia ha ascoltato il padre, Filippo Pappalardi, che aveva in affidamento i figli dopo la separazione dalla moglie.
L’ultima novità emersa è lo spostamento dell’orario della scomparsa, che risalirebbe alle 21.15: i ragazzini sono stati notati in piazza della Cattedrale, dove hanno giocato a pallone, nascondino e con le pistole ad acqua. Poi più nulla, soltanto giornate di ricerche andate a vuoto, giornate scandite dall’angoscia e dai dubbi che ancora si accavallano qui a Gravina in Puglia, dove adesso il sindaco, Rino Vendola, interviene per affermare che Gravina «non è una città omertosa» e che «sono stati proprio i bambini a parlare con la polizia giudiziaria riferendo particolari utili alle indagini». Quei particolari forniti da amici dei fratellini hanno consentito di modificare la ricostruzione dell’ultima sera in cui sono stati visti Francesco e Salvatore, ma in questo momento gli investigatori sembrano puntare tutto sul traffico telefonico e hanno avviato un’operazione di controllo a tappeto. L’esame di quelle sedicimila utenze è affidato a un pool di otto esperti, che verificheranno con attenzione anche eventuali spostamenti tra Gravina in Puglia e Santeramo in Colle, il paese dove vive la madre dei fratellini, Rosa Carlucci.

Ma non è tutto, perché l’esito di questi accertamenti potrebbe rivelarsi utile per ottenere riscontri sulle dichiarazioni raccolte fino ad ora, visto che attraverso i cellulari è possibile individuare i luoghi in cui si trovavano determinate persone. Insomma, se qualcuno ha detto il falso può essere smascherato dal telefono. E così la svolta potrebbe celarsi dietro quella valanga di numeri.

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