Atalanta e Siena, il gioco è fatto: rieccole in A

L’Atalanta ed il Siena ritornano in serie A, il Novara si qualifica per i play- off. Sono i primi verdetti della serie B con tre giornate di anticipo sulla lunga maratona. Per i nerazzurri è la 12.a promozione in A, per i bianconeri la seconda. Tutto come previsto da tempo, dapprima per la lunga fuga del Novara in testa per 12 giornate, raggiunto dall’Atalanta alla fine del girone d’andata, poi per la volata a stretto contatto delle squadre di Stefano Colantuono e Antonio Conte dominatrici negli ultimi tre mesi. Sono scattate in sintonia alla quarta giornata di ritorno staccando il Novara e l’altra sorprendente matricola, il Varese; per la promozione diretta il discorso era chiuso, e assieme hanno tagliato il traguardo.
L’Atalanta s’è proposta con l’autorevole serie di 18 partite utili consecutive (11 vittorie e 7 pareggi per 40 punti). Colantuono ha avuto qualche incertezza nella soluzione di problemi a centrocampo, risolti sempre con l’ esperienza e il carisma di Cristiano Doni; in attacco è arrivata tempestiva la scoperta del giovane Bonaventura, con Tiribocchi alterno ma determinante, in difesa stagione molto positiva del portiere Consigli.
Il Siena ha evidenziato la valenza dell’attacco, il migliore del campionato, Conte ha saputo alternare il quartetto Mastronunzio-Calaiò, Larrondo-Reginaldo, avvalendosi dell’ esperienza di Vergassola e di Sestu e collocando Brienza nell’interessante ruolo di esterno. Colantuono e Conte hanno in comune due promozioni, l’uno con la stessa Atalanta nel 2005/06, l’altro con il Bari due stagioni addietro. Due tecnici cui il mercato potrebbe riservare soluzioni più appaganti ma che sembrano confermati. Come chiarito dalla parole di Conte: «Non ho mai avuto spinte e calci nel sedere. Ho fatto la mia gavetta, ho cominciato facendo il secondo a Siena e poi tanta serie B, Arezzo, Bari e ancora Siena. Ho già centrato due promozioni, ma non dite che sono un tecnico vincente per la B. In A non mi è stata data la possibilità di allenare, ma la categoria non mi fa paura: sono pronto anche a guidare una squadra vincente. A Siena il prossimo anno non potrò allenare per grandi traguardi ma qualcosa di buono faremo». Ma il presidente Mezzaroma gli lasciato una porta aperta: «Conte ha dato tanto, se la Juve gli farà un’offerta ne parleremo».
L’Atalanta ha tentennato all’inizio dopo il gol con cui Memushaj aveva portato avanti il Portogruaro che lotta per salvarsi. Tiribocchi e Bonaventura hanno dato aria alle bandiere nerazzurre, il resto è stato normale routine, una passerella trionfante. Per il Siena l’avvio era stato esaltante con la doppietta di Calaiò, inframezzata dal momentaneo pareggio di Sgrigna. Bianconero il Siena, granata il Torino, una sorta di derby clonato. Ai toscani bastava un punto per gioire, ai piemontesi per restare davanti alle altre pretendenti per i play-off. E così è finita, con un rigore fallito da Rolando Bianchi pronto però al riscatto per il definitivo pareggio.


Con la qualificazione del Novara – tornato ai piacevoli livelli tecnici dello scorso autunno – potrebbe centrare l’ obiettivo anche il regolarissimo Varese se dovesse vincere l’odierno spareggio con la Reggina. La sorpresa sarebbe il Padova, imbattuto da quando Dal Canto ha sostituito Calori in panchina e ha trovato il jolly prezioso con l’esplosione talentuosa dell’italo-egiziano El Saahrawi.

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