Deepseek, tra intelligenza artificiale e competizione reale

La comparsa dell'IA cinese ha dato la spinta agli altri attori: Elon Musk ha lanciato Grok 3, OpenAI continua la sua ascesa con la versione o3 del suo chatbot e ChatGPT ha raggiunto i 400 milioni di utenti attivi ogni settimana

Deepseek, tra intelligenza artificiale e competizione reale
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Deepseek, l’AI cinese, lanciata un mese fa, sembrava un terremoto nel mondo dell’intelligenza artificiale, tanto da far crollare il borsa il valore dei titoli di NVIDIA, che produce i chip più potenti mentre secondo la Cina non erano necessari, avrebbero usato vecchie schede NVIDIA a costo più basso (al riguardo sono sorti molti dubbi, anche perché chi li controlla?). Invece la potenza di calcolo serve eccome, gli USA lo hanno capito bene, investendo ben 500 miliardi su Stargate, enorme progetto che creerà 100mila posti di lavoro e a cui participeranno Softbank, OpenAI e Oracle.

Tuttavia proprio la comparsa di Deepseek ha dato una spinta agli altri: Elon Musk ha lanciato Grok 3 (una settimana dopo aver offerto a OpenAI 100 miliardi per comprarla, Sam Altman gli ha risposto «casomai ti compro io Twitter per 9 miliardi», scaramucce tra miliardari), mentre OpenAI continua la sua ascesa, avendo immediatamente lanciato la versione o3 del suo chatbot.

ChatGPT ha raggiunto i 400 milioni di utenti attivi ogni settimana, non solo noi privati che ci smanettiamo sopra, perché sono sempre più le aziende che usano ChatGpt e le API (applicazioni specifiche) di ChatGpt. Nel frattempo la settimana scorsa i sistemi di Deepseek sono andati in tilt. Forse è vero che hanno risparmiato sui chip.

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