I Beatles e quel concerto a Roma finito prima per il cappello rubato a John Lennon

Lo show del 1965 fu interrotto bruscamente da uno sciocco spettatore che spaventò il quartetto intero: cosa è successo

I Beatles e quel concerto a Roma finito prima per il cappello rubato a John Lennon
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Esiste una sola tournée italiana per il gruppo che ha cambiato la storia della musica: i Beatles. Siamo nel 1965 e il quartetto di Liverpool sta disegnando una parabola magica, un’ascesa senza precedenti. La loro musica leggera, ritmata e fresca travolge il mondo intero. Tantissimi già li amano e molti altri cominciano a emulare le sonorità e il look dei giovani inglesi. Sull’onda di una passione travolgente, i “Fab Foursbarcano in Italia per quattro tappe indimenticabili, le uniche della loro carriera sul suolo italico. John Lennon, George Harrison, Ringo Starr e Paul McCartney fanno il loro esordio con il tutto esaurito il 24 giugno al Velodromo Vigorelli di Milano, due giorni più tardi incantano il Palasport di Genova, infine, tocca al Teatro Adriano di Roma ospitare le ultime intense prove conclusive del “grand tour” degli “scarafaggi” il 27 e 28 giugno. Sotto al sole di una novella estate, la Capitale si appresta ad approcciarsi al nuovo rock’n’roll dei baronetti britannici. Rispetto a Milano, l’atmosfera romana è più tiepida. Gli stornelli della band anglossasone non hanno ancora stregato all’unanimità le orecchie del pubblico della città eterna. Infatti, non tutto andrà come previsto.

Il gesto inatteso

Come raccontato da Carlo Verdone in una storica puntata del programma Rai, “Stracult”, il concerto romano dei Beatles dura solamente trentaquattro minuti. Dopo aver eseguito alcuni pezzi del loro recente repertorio, con annesso inchino ai fans al termine di ogni prova, i quattro di Liverpool stanno inscenando la canzone “She’s a woman” contenuta nell’ultimo album "Beatles '65", quando l’esibizione viene bruscamente interrotta. Uno spettatore prende la rincorsa e dalla platea salta prepotentemente sul palco per rubare il cappello a John Lennon. Missione compiuta. La band, colpita dal gesto del giovane romano, va nel panico e abbandona la scena in fretta e in furia, buttando a terra tutti gli strumenti. Giù il sipario. Il pubblico non prende affatto bene la “goliardata” dell’invasore di campo, che viene riempito di offese e improperi di ogni genere da una mandria inferocita.

Il concerto dei Beatles rovinato

Hai rovinato il concerto, ma che hai fatto?!”, ulula il pubblico, c’è sempre qualcuno che rovina tutto, chiosa un altro spettatore del concerto mentre la Polizia si mette all’inseguimento del ladruncolo di cappelli. L’esibizione dei Beatles rimane sospesa a metà, dopo cinque accordi di “She’s a woman”.

Nonostante ciò, anche Roma può dire con orgoglio di aver ospitato la band che, forse, più di ogni altra ha cambiato il corso stesso della musica con canzoni intramontabili e che, a distanza di quasi sessant’anni, sono ancora attuali non dimostrando alcun segno di invecchiamento. Non c’è neppure una ruga sullo spartito delle tracce firmate dai "Fab Four".

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