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Non siamo il Bengodi, ma il Paese dei matrimoni miliardari

I matrimoni saranno in calo in Italia, le coppie scoppiano (questo un po' dovunque), però è il paese preferito dai miliardari stranieri per venirsi a sposare

Non siamo il Bengodi, ma il Paese dei matrimoni miliardari

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I matrimoni saranno in calo in Italia, le coppie scoppiano (questo un po' dovunque), però è il paese preferito dai miliardari stranieri per venirsi a sposare. Tra gli ultimi: Gavin Coulson, il giovanissimo magnate del food nella top under trenta di Forbes: nozze nella cattedrale di Monopoli, trasformata in un giardino da mille e una notte e una nozze sfarzosa, con festa nel mega yacht Crazy me dell'indiano Rattan Chada, il quale viene da una famiglia di produttori d'acciaio, mica un indiano qualunque.

A proposito di oligarchi indiani, a Portofino per quest'estate sono tutti in attesa di un altro matrimonio, quello di Anant Ambani (nella foto), che magari voi come me direte: e chi è? È un altro rampollo di una dinastia indiana (industriali chimici, petrolieri, mecenati, di tutto di più), insomma uno dei tre figli dell'uomo più ricco dell'Asia, il quale si sposa con un'ereditiera (amore vero, allora), Radhika Merchant. Solo la festa di fidanzamento è costata 139 milioni di euro (incluso un concerto di Rihanna, e ospiti straordinari, da Bill Gates a Zuckerberg).

A Portofino, che sarà solo una tappa (questi le nozze le fanno durare settimane), già fervono i preparativi, i sopralluoghi, gli ingaggi dei ristoratori per preparare cibo indiano, con una lista di invitati di mille e duecento persone, così, giusto gli amici stretti. Va da sé che la località ligure sarà chiusa ai turisti (non penso caccino i residenti, anche se Anant potrebbe permettersi anche quello).

Insomma, l'Italia non sarà il Paese di Bengodi, ci si sposa meno, ma per gli uomini più ricchi del mondo sposarsi qui è fantastico. Forse perché i matrimoni costano e abbiamo meno soldi, non è che possiamo fare come se fosse Ambani.

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