"Un pericolo per i bambini". I pediatri lanciano l'allarme sul cibo spazzatura

I pediatri italiani si schierano contro gli spot di cibo spazzatura durante i programmi televisivi per bambini. Sono pericolosi per i più piccoli

"Un pericolo per i bambini". I pediatri lanciano l'allarme sul cibo spazzatura
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In questi giorni ho avuto modo di leggere con grande interesse le notizie riguardanti le dichiarazioni dell'Organizzazione Mondiale di Sanità pronunciate a salvaguardia di una delle categorie più deboli e indifese, i bambini.
Delle tante insidiose fonti di pericolo per i nostri piccoli, una delle più subdole si insinua attraverso un elettrodomestico presente in pressoché ogni familia italiana: il televisore e ciò che proietta.
Se da una parte questo diffusissimo strumento può essere un' importantissima sorgente di informazione e svago, dall'altra può anche diventare causa di influenze e comportamenti negativi, soprattutto nei confronti delle menti dei più giovani, maggiormente vulnerabili alle persuasioni degli spot televisivi.
L'Oms già nel 2010 aveva reso note le sue linee guida per mettere in guardia dal pericolo per la salute infantile scaturite dalle pubblicità di cosiddetto "cibo spazzatura " che spesso e volentieri vengono mandate in onda durante cartoni animati e programmi per bambini.
Per cibo spazzatura o "junk food" come lo chiamano nei paesi anglosassoni si intendono tutti quegli alimenti caratterizzati da un apporto di sostanze nutritive ridotte rispetto al gran numero di calorie incamerate.
Alimenti come chips e patatine fritte, caramelle gommose, bibite gassate, biscotti, pancarré, panini industriali e molti altri ancora.
Tutte merende amatissime dai bimbi ma che spesso contengono sostanze del tutto inadatte per il loro fragile corpo, come conservanti, sale in eccesso e persino, in alcuni prodotti, alcol etilico che il fegato di un bambino non è assolutamente in grado di metabolizzare.
I pediatri del nostro Paese rappresentati dalla Società Italiana di Pediatria hanno raccolto e fatto proprie le linee guida e la messa in guardia da parte dell'OMS.
A gran voce hanno richiesto che il governo italiano intervenga con una forte e decisa disciplina del marketing alimentare infantile, vietando o limitando fortemente la messa in onda di spot reclamizzanti alimenti potenzialmente dannosi per i più giovani.
Studi scientifici hanno dimostrato come vi sia una diretta correlazione tra abuso di TV , sovrappeso e obesità infantile e problemi ancora più seri.
Purtroppo spesso il televisore viene usato come una sorta di comoda baby sitter elettronica di fronte alla quale piazzare i nostri figli per tenerli tranquilli mentre si sbrigano le faccende domestiche.
Spessissimo svolge un concreto aiuto nei confronti di moltissimi ed indaffaratissimi mamme e papà ma come per tutte le cose non bisogna esagerare.
I bambini se lasciati per troppo tempo di fronte alla TV subiscono un vero e proprio bombardamento incontrollato da parte di ogni tipo di pubblicità e, rapiti totalmente dallo schermo, tendono ad ingozzarsi in maniera smodata di qualsiasi tipo di cibo e non solo di merendine.
Oltretutto toglie tempo e desiderio per l'attività fisica, peggiorando ulteriormente la situazione.
Ci troviamo nostro malgrado di fronte ad un gigantesco esperimento di ingegneria sociale ( tuttora studiato da esperti e scienziati) i cui effetti saranno quantificabili in molto, molto tempo.
Non possiamo permettere che i nostri figli sia cavie passive di qualcosa di molto più grande di loro.


La TV non è né cattiva né buona, è l'uso che ne viene fatto darle l'una o l'altra connotazione, quindi facciamo in modo di rapportarci ad essa in maniera responsabile, per il bene dei nostri figli e delle generazioni future.

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