"Porta un oggetto tagliente e usalo senza pietà". Il consiglio choc nel vademecum dei migranti

I propagandisti e organizzatori dei viaggi della morte attraverso il Mediterraneo consigliano ai migranti di partire con un'arma bianca da tenere ben nascosta

Immagine di repertorio
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Da cinque mesi a questa parte, le strategie poste in atto dal governo Meloni hanno permesso di abbassare sensibilmente il numero di migranti in arrivo nel nostro Paese. Gli accordi con i Paesi del nord Africa, che hanno aumentato i controlli, e il protocollo siglato con l'Albania per la costruzione di due centri per vagliare le richieste di asilo, funzionano anche come deterrenti per chi vuole entrare illegalmente in Italia. Tuttavia, con l'avvicinarsi della bella stagione, dall'altra parte del Mediterraneo sono riprese le operazioni di propaganda da parte dei trafficanti di esseri umani, che hanno ovviamente tutto l'interesse nel convincere le persone a prendere il mare, con tutti i rischi del caso. Ed ecco che, tra messaggi motivazionali, suggerimenti su quali siano i migliori spot di partenza e arrivo, è comparso un vademecum che offre suggerimenti pratici sul viaggio in mare, dalla preparazione alla navigazione sui barchini della morte.

Uno dei più attivi propagandisti, che in realtà è una vera e propria organizzazione con un seguito da decine di migliaia di follower, ha stilato una breve guida in sette punti in cui mette soprattutto in guardia dai truffatori. Ma al quinto punto di questa guida è stato inserito un passaggio inquietante, che spiega molte delle dinamiche che si verificano allo sbarco nel nostro Paese. "Tieni sempre con te un oggetto tagliente e nascondilo bene. Nel caso fossi in pericolo usalo senza pietà", si legge nel documento diffuso nelle chat dei futuri migranti. Il tono è perentorio, le repliche sono entusiaste da parte di chi ringrazia per questi consigli.

La domanda che sorge spontanea a questo punto è una: i migranti che arrivano via mare in Italia sono armati? Forse non tutti, ma è probabile che in molti abbiano con sé armi bianche pronte all'uso tra i loro averi. Esistono testimonianze di soggetti in partenza dalla Tunisia armati di machete e di altre armi e con questo documento che si sta diffondendo nelle reti al di là del Mediterraneo si può acquisire un elemento in più sull'organizzazione e sui retroscena.

Tra le altre indicazioni vengono forniti consigli su quali medicine avere con sé durante viaggio e su come scegliere l'organizzatore, facendo in modo di evitare quelli che offrono le traversate a costi bassi ma anche quelli che risultano troppo insistenti. Consigli interessati, ovviamente, visto che attraverso questa organizzazione vengono anche promosse partenze nelle chat di WhatsApp. Ma davanti all'accusa di promuovere il traffico illegale, questa organizzazione mette le mani avanti sostenendo che lui non incoraggia la migrazione ma "la vita è impossibile per i poveri subsahariani" quindi è doveroso, dice, sostenere il diritto di "cercare una vita migliore in Europa".

I messaggi motivazionali che fanno leva sull'aspetto economico, così come su quello religioso, sono all'ordine del giorno: serve raggruppare quante più persone nel più breve tempo possibile per contrastare i messaggi che arrivano in Africa dall'Italia, scoraggiando le partenze.

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