Il rapper Baby Gang rischia un altro processo, ma lui chiede di essere scarcerato

La procura di Venezia ha concluso le indagini preliminari su una presunta spedizione punitiva avvenuta a giugno 2022 e ora per Baby Gang si potrebbe aprire un nuovo processo

Il rapper Baby Gang rischia un altro processo, ma lui chiede di essere scarcerato
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Nuovi guai per Baby Gang. Dal maggio scorso il rapper è detenuto nel carcere di Busto Arsizio a seguito dell'inasprimento della misura cautelare dell'obbligo di dimora con gli arresti domiciliari, a cui era stato sottoposto a seguito di due condanne per rapina e sparatoria. La procura di Venezia ha concluso le indagini preliminari su una presunta spedizione punitiva avvenuta a giugno 2022 e ora per Zaccaria Mouhib, questo il vero nome del rapper, si potrebbe aprire un nuovo procedimento penale.

Baby Gang di nuovo a processo?

Baby Gang rischia di finire ancora una volta a processo per la cosiddetta "faida tra rapper" che, dal giugno 2022, ha visto l'artista e altri colleghi finire al centro di numerose azioni violente per le quali è già stato condannato in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una rapina e a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria. Negli scorsi giorni il trapper 22enne ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini da parte della procura di Venezia. Mouhib e altre sei persone sono accusate a vario titolo di lesioni e rapina ai danni di artisti rivali. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, la procura di Venezia si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per Baby Gang sulla base di fatti avvenuti nel giugno 2022. Secondo gli inquirenti, due anni fa, il rapper di origini marocchine avrebbe organizzato una spedizione punitiva contro Samir Benskar, amico del più noto trapper padovano Baby Touché.

Lo sciopero della fame e la lettera a Le Iene

Intanto Baby Gang chiede di essere scarcerato. Dopo la liberazione del collega e amico Simba La Rue, il cantante e i suoi avvocati hanno deciso di impugnare la misura cautelare davanti al Tribunale del Riesame di Milano. La prossima udienza è stata fissata al 25 giugno, nel frattempo Zaccaria Mouhib rimane dietro le sbarre della casa circondariale di Busto Arsizio, dove è detenuto da oltre un mese. Poche settimane fa il rapper marocchino aveva iniziato lo sciopero della fame e aveva cercato di attirare l'attenzione dei media, scrivendo una lettera aperta all'inviato de Le Iene, Nicolò De Devitiis. "Nella mia vita ho commesso molti errori. Ma non questa volta", si è giustificato Baby Gang: "A spaventarmi non è il carcere, è il sistema, è l’idea di essere marchiato a vita.

Io non sono un pericolo per la società, ma ho sempre più paura che questa società sia un pericolo per me". La missiva non è servita a farlo tornare in libertà, ma intanto il suo disco "L'angelo del male" è tra gli album più venduti e ascoltati in Italia.

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