"Mi scelsero che non ero neppure in Top 100". Sinner volto del calendario Lavazza

Il campione di tennis nelle pagine create grazie al talento del fotografo franco-senegalese Omar Victor Diop. Insieme a lui Whoopi Goldberg, Big Mama, Tullio Solenghi, i rappresentanti di Save the Children, chef rinomati...

"Mi scelsero che non ero neppure in Top 100". Sinner volto del calendario Lavazza
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Centotrenta anni fa, Luigi Lavazza forse non immaginava che quella prima miscela di caffè da lui creata avrebbe incarnato i valori di un ragazzo numero 1 del mondo. In fondo il legame tra l’azienda torinese nata nel 1895 e il tennis è ormai indissolubile, tanto che Jannik Sinner ne è diventato testimonial quando ancora era solo una speranza. Oggi invece quel ragazzo è anche una foto da calendario, tanto appunto che l’edizione 2025 presentata alla Nuvola, la sede torinese di Lavazza appunto, lo vede tra i protagonisti principali delle pagine create grazie al talento del fotografo franco-senegalese Omar Victor Diop: “Mi hanno scelto quando non ero neppure un Top 100, forse perché mi piace il caffè… Scherzi a parte, questa famiglia incarna i valori in cui mi rivedo: sacrificio, lavoro, voglia di crescere”.

Una miscela di qualità, in pratica, come quella della bevanda più amata dagli italiani. Diventato punto d'incontro per milioni di persone. La storia di Lavazza è quella di un’azienda che, anno dopo anno, ha saputo portare avanti i valori dell’inclusione e della collaborazione, celebrati con il nuovo Calendario 2025 sotto la direzione creativa dell'agenzia Armando Testa. Intitolato “Let’s Blend – 130 Years Forward” è un progetto corale, come racconta Francesca Lavazza: “Vogliamo ribadire l’importanza dell’arte della miscela e onorare le persone che ogni giorno contribuiscono al futuro del Gruppo”. E per questo è stato Diop, che ha dato vita a quattro “tableaux vivant” che esplorano l'incontro e la fusione di culture diverse.

I quattro scatti evocano le stagioni e sono caratterizzati dai colori azzurro, rosa, verde e ocra. Il bancone è simbolo di unione, uno spazio ideale dove culture ed esperienze si incontrano nel piacere condiviso del caffè. La scena è popolata da 36 protagonisti del mondo Lavazza: chef, ambasciatori, designer e collaboratori che rappresentano il passato, il presente e il futuro dell’azienda. Ognuno dei quattro trittici del calendario ruota intorno a un tema diverso: “Blending Times” unisce persone di generazioni diverse; “Blending Roots” celebra le origini culturali; “Blending Cultures” combina tradizioni e culture; e “Blending Minds” mescola competenze complementari. Ogni trittico è costruito come un affresco in cui, accanto a oggetti simbolici, troviamo volti famosi come appunto Jannik Sinner insieme a Whoopi Goldberg, Big Mama, Tullio Solenghi, ma anche rappresentanti di Save the Children, chef rinomati e, naturalmente, le persone di Lavazza.

Con questo progetto Lavazza promuove la condivisione come strumento di coesione e inclusione, celebrando la centralità dell’Africa come luogo di innovazione.

Un continente che è anche sede di progetti di sviluppo sostenibile promossi dalla Fondazione Lavazza e che mirano a migliorare la qualità della vita delle comunità agricole e a promuovere la sostenibilità ambientale. Cose da numeri uno, dunque. Come Jannik Sinner.

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