Il romano a Doha batte per la prima volta il serbo, che aveva attaccato Jannik e gli ex preparatori ora proprio con Matteo

Il romano a Doha batte per la prima volta il serbo, che aveva attaccato Jannik e gli ex preparatori ora proprio con Matteo
L'ex numero uno al mondo ha espresso il proprio parere sull'accordo tra la Wada e il tennista italiano
La Wada chiarisce che Sinner non ha fatto nulla, se non non controllare adeguatamente il suo team. L'unica cosa che davvero si dovrebbe fare è sedersi finalmente a un tavolo tutti insieme e garantire il diritto di difesa degli atleti
Con un'attenta revisione, la Wada ha capito che uno o due anni di squalifica per quello che non aveva commesso Sinner sarebbero stati troppi. "I fatti di questo caso erano davvero unici". Ecco come si è arrivati al patteggiamento
Spiace davvero che il populismo a sproposito di Kyrgyos abbia trovato spazio anche in chi avrebbe dovuto schierarsi nettamente a favore di un compagno
Tre mesi di squalifica sembra una Terra di Mezzo, e se in fondo Jannik se la cava con una sosta tra uno Slam e l'altro, chi ne esce peggio è la Wada, che chiedeva una pena esemplare e finisce per riconoscere che "il signor Sinner non aveva nessuna intenzione di barare
Vietato giocare con coach e tesserati. No perfino a esibizioni in veste di spettatore
Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi: "Situazione da ridere: perché aspettare a cambiare le regole?"
Anche la Wada ha riconosciuto le ragioni di Sinner, che "non aveva intenzione di imbrogliare". Ecco allora perché si è arrivati alla sospensione di tre mesi