I terribili fatti di cronaca di questi ultimi giorni portano inevitabilmente l'attenzione sul fenomeno delle cosiddette social challenge. Un argomento che non è nuovo (tanti i casi negli anni), ma di cui forse non si parla abbastanza. Protagonisti di questa ondata dilagante sono i giovani, anche se non sono soltanto loro. Restringendo il campo ai ragazzi, tuttavia, preoccupano i dati riportati dal più recente report dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) effettuato da Explora Ricerca e Analisi Statistica.
Sei minori su cento hanno preso parte a una sfida social
Col passare degli anni le abbiamo conosciute tutte: la Knock out challenge, la Skullbreaker challenge, la Balconing challenge, la Eraser Challenge, il salto dei tornelli alla metro, la Cicatrice francese, dove ci si avvicina pericolosamente all'autolesionismo, fino ad arrivare all'estremo, alla tragedia della Blue Whale challenge, che nessuno ha dimenticato.
Quanto accaduto a Casal Palocco (Roma) spinge ancora una volta a riflettere su cosa stia accadendo ai nostri giovani, sempre più affamati di notorietà. Una notorietà ricercata ad ogni costo.
Secondo l'Iss, solo fra gli studenti italiani, ragazzi fra 11 e i 17 anni, il 6,1% ha preso parte a una sfida lanciata sui social. Il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto Superiore di Sanità ha condotto uno studio sul fenomeno, servendosi della collaborazione con il Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta di vere e proprie dipendenze comportamentali esaminate in uno studio epidemiologico. Questo solo per far capire quanta importanza venga data alla situazione.
Lo studio
Per realizzare la ricerca, nel 2022 gli esperti hanno parlato 8.700 studenti tra gli 11 e i 17 anni, di cui 3.600 delle scuole secondarie di primo grado e 5.100 delle secondarie di secondo grado. Il questionario è stato sottoposto ai ragazzi di tutta Italia, fra le domande veniva richiesto anche se si fosse partecipato a sfide come Skullbreaker challenge, Knock out challenge e Balconing challenge.
Sono i più piccoli a essere attratti dalle sfide. Parliamo di ragazzini fra i 11-13 anni (7,6%). Il dato scende quando si sale a 14-17 anni (5%). Il fenomeno, infine, interessa maggiormente i maschi. Se limitiamo il campo ai soli ragazzi, infatti, vediamo che fra gli 11 e i 13enne si arriva al 10%.
I giovani a rischio
Nella sua indagine per l'Iss, Explora Ricerca e Analisi Statistica indivua anche i soggetti maggiormente a rischio.
Molti dei ragazzi interessati alle challenge hanno dichiarato una difficoltà comunicativa con i genitori (75,9%). Tanti anche quelli che ammettono di avere una tendenza a isolarsi. Parecchi, inoltre, presentano un carattere di alta impulsività.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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