Le auto storiche corrono in piazza Duomo

Non c’è che dire, davvero una bella combinazione. Quest’anno, il Trofeo di Milano per auto d’epoca, in programma sabato 3 ottobre, sarà infatti abbinato a un concerto d’organo per i milanesi nella cattedrale dei milanesi. In fondo, sempre d’arte (e che arte!), si tratta, anche se di due generi - le note della musica classica e il rombo di splendide quattroruote d’altri tempi - così diversi. L’idea (così come onore e onere dello sforzo organizzativo) è del Cmae, il Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca che quest’anno è al giro di boa delle 50 primavere (un record bell’e buono). La manifestazione, che gode del patrocinio del Comune, è stata presentata ieri a Palazzo Marino dal presidente del Cmae Marco Galassi, con l’assessore agli Eventi Giovanni Terzi, il presidente dell’Automobile Club di Milano Pier Lorenzo Zanchi, il sindaco di Pavia (tappa intermedia del percorso) Alessandro Cattaneo, e l’imprenditore (e deputato) Santo Versace. Quest’ultimo, in veste di presidente della sezione italiana di Operation Smile, la fondazione che dal 1982 opera in tutto il mondo per curare i bambini nati con gravi malformazioni al volto, alla quale il Cmae devolverà parte del ricavato dell’iniziativa. Chiari e ineccepibili gli obiettvi del Trofeo, sintetizzati da Galassi: «La manifestazione ha lo scopo di mettere a disposizione del pubblico un patrimonio culturale - rappresentato dalle vetture dei nostri associati - che altrimenti rimarrebbe chiuso nei garage. È paradossale - ha sottolineato il presidente Cmae - che in Italia l’85% delle opere d’arte sia pubblicamente fruibile, mentre, al contrario, l’85% del patrimonio automobilistico d’interesse storico, vera e propria testimonianza a 360° della società, resti “nascosto”. E non parliamo soltanto di modelli esclusivi, ma anche e soprattutto di quelle auto nelle quali ciascuno di noi riconosce gli anni della propria vita. Questo obiettivo - ha concluso Galassi - lo possiamo perseguire soltanto con la collaborazione delle istituzioni». Madrina della manifestazione, una vettura davvero eccezionale: si tratta della prima Ferrari della storia, ancorché ufficiosa. Parliamo infatti della «815» (8 cilindri per una cilindrata di 1500 cc, codificazione che Ferrari manterrà pressoché inalterata per tutta la produzione successiva), realizzato dal futuro «Drake» sotto la sigla «Auto Avio Costruzioni», in virtù del patto di non-concorrenza stipulato tra Enzo Ferrari e l’Alfa Romeo, e magistralmente carrozzata dalla milanese Touring.

Puntuale l’intervento di Zanchi, che ha affermato l’impegno suo personale e dell’Aci Milano sul fronte legislativo, per consentire a questi gioielli a quattro ruote di poter circolare liberamente, come meritano (info: www.cmae.it).

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