La mobilità odierna, per quanto riguarda le quattro ruote, non vive più sul dualismo tra benzina e gasolio, ma si esprime su più campi che, nel tempo, hanno raggiunto sempre maggiore spazio e fiducia negli automobilisti. Basti pensare all'ascesa dell'ibrido e alla rincorsa costante dell'elettrico. Più in sordina, ma non meno importante, bussa alla porta con cortesia anche l'idrogeno che, per alcuni, resta qualcosa di misterioso. Dunque, vediamo quali sono le specifiche, i pro e i contro, delle auto a idrogeno.
Il loro funzionamento
Le auto a idrogeno hanno un funzionamento avvicinabile, in un certo senso, a quello delle elettriche vere e proprie. La differenza più incisiva risiede nella fonte di energia che mette in movimento le ruote. Le auto Fuel Cell (quelle a idrogeno) producono in autonomia l’energia elettrica, senza ottenerla da un pacco batterie integrato, come accade nelle BEV e ibride plug-in, che sfruttano la carica di una presa elettrica esterna.
All’interno delle celle a combustibile si realizza il processo di elettrolisi inversa, durante il quale l’idrogeno reagisce con l’ossigeno. L’idrogeno, poi, viene stipato in uno o più serbatoi collocati nell’auto, mentre l’ossigeno viene aspirato dall’aria circostante. La reazione tra questi diversi elementi produce energia elettrica, calore e acqua, che fuoriesce dallo scarico sotto forma di vapore acqueo, non provocando nessun impatto negativo per l'ambiente.
La corrente generata nella cella a combustibile viene, successivamente, mandata tanto al motore elettrico quanto a una batteria che la accumula per poi trasferirla alla trazione quando è necessario. Questa batteria è di dimensioni più compatte rispetto a quelle di un’auto esclusivamente elettrica. Infine, anche le auto a idrogeno sono in grado di recuperare l’energia in frenata, per immagazzinarla nella batteria.
Pro e Contro delle auto a idrogeno
Pro
- Il tempo di rifornimento breve: a differenza delle auto elettriche, il serbatoio dell’idrogeno di una vettura con celle a combustibile può essere riempito in meno di cinque minuti, come avviene con una vettura "tradizionale" a benzina o gasolio;
- Buona autonomia: un serbatoio carico di idrogeno basta per coprire una distanza minimale di 500 chilometri, ma ci sono esempi di percorrenze ancora più lunghe. La tecnologia fa passi da gigante, anche in questo campo. L’autonomia di un’auto a idrogeno, poi, non è influenzata in modo negativo dal freddo o dal caldo eccessivo, oltre a sapere rendere al meglio anche alle alte velocità;
- Amica dell'ambiente: anche nel caso di questi veicoli si parla di un impatto ambientale pari a zero, grazie a nessun tipo di emissione nociva nell'aria.
Contro
- Infrastrutture scarse: almeno in Italia, per il momento, si può contare su pochissimi punti di rifornimento, dislocati soprattutto nel Nord del Paese.
- Il prezzo d’acquisto poco economico: la tecnologia Fuel Cell, in continua evoluzione, non permette ancora di ridurre i costi finali per gli utenti. Per questo motivo, il loro prezzo d'acquisto è alto e non per tutte le tasche.
Modelli in commercio
Il ventaglio di proposte a idrogeno per gli automobilisti italiani è ridotto all'osso, con due sole soluzioni provenienti da Oriente: Hyundai Nexo e Toyota Mirai. La prima è un SUV dai tratti carismatici, dalle ottime caratteristiche, che è dotato di 3 serbatoi, ognuno da 52,2 litri, che permettono un'autonomia complessiva dichiarata di oltre 650 km WLTP. Nonostante un peso di oltre 2 tonnellate, con i suoi 120 kW è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 10 secondi. Il prezzo si aggira sui 77.000 euro.
La seconda è una berlina più convenzionale ed elegante, giunta alla sua seconda generazione.
La Mirai è una macchina di rappresentanza, con oltre 5 metri di lunghezza, dotata di 330 celle e di un sistema di bombole dalla capienza ampia che permette un'autonomia di 650 km, con un motore posteriore dalla potenza di 128 kW. Prezzo di 66.000 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.