Come evitare le truffe nel mondo dell'auto: ecco a cosa fare attenzione

Le truffe nel mercato dell'auto sono tantissime, sia per in fase d'acquisto che di vendita. Bisogna sempre prestare massima attenzione

Come evitare le truffe nel mondo dell'auto: ecco a cosa fare attenzione

Lasciare la strada vecchia per quella nuova, si sa quel che si lascia non si sa quel che si trova. Quando ci si accinge all'acquisto di un'automobile, specialmente di un'usata, bisogna fare delle meticolose ricerche prima di passare alla fase conclusiva. È vero che ultimamente ci sono molti più strumenti a tutela dell'acquirente, tuttavia, l'inganno è sempre dietro l'angolo. Analogo discorso sarebbe da applicare alla vendita di un'auto, anche in quel caso si può incappare sfortunatamente in qualche brutta esperienza, che con un po' di attenzione e di conoscenza, si può evitare. Le truffe auto sono tante, cerchiamo di illustrarne il più possibile.

Acquisto auto, le truffe

  • Prezzo troppo vantaggioso: dopo una lunga ricerca sul web, si trova il modello tanto desiderato a un prezzo estremamente vantaggioso. Troppo. Questo è il primo campanello d'allarme, perché il mercato ha le sue regole e con quelle non si sgarra più di tanto. Il proprietario l'ha messa in vendita in Italia, ma è solo di passaggio, quindi per bloccarla chiede l'anticipo di una mini caparra, perché sono in tanti a volerla. Quei soldi andranno in fumo, perché si tratta di una tipica truffa. Questo è l'errore da non compiere, in una compravendita non ci deve essere fretta, ma soltanto una meticolosa e scrupolosa supervisione delle carte e dei documenti. Mai dare soldi a persone sconosciute, senza un'accurata verifica a monte.
  • Chilometraggio artefatto: una delle pratiche più diffuse nel mercato dell'usato, quella della manimissione del chilometraggio. Non è vero che coi contachilometri digitali si possono evitare queste truffe, anzi, non è così. Scalare la percorrenza di un veicolo è una brutta usanza dei peggiori rivenditori, fortunamente con le ultime misure e con la registrazione dei chilometri alla revisione, si può stare più sicuri. Ma sempre massima attenzione, oggi ci sono tanti strumenti (anche digitali) coi quali fare una verifica sull'originalità dei chilometri di un'auto.
  • Il concessionario straniero: l'annuncio è in Italia, il modello è intrigante e il prezzo competitivo. Entrati in contatto con il rivenditore, questo si presenta come una società che opera in tutta Europa, con sede fuori dal Bel Paese. La situazione si complica quando ci sarà la richiesta di un acconto del 50%, solo per aprire la pratica, mentre la rimanente somma verrà versata alla consegna. Se l'auto non dovesse piacere, si può rimandare indietro senza problemi. Sembra tutto idilliaco, tanto che anche un corriere confermerà i dati della trattativa. Bene, a quel punto il concessionario scomparirà con la caparra del 50% senza lasciare tracce.

In ogni caso, prima di procede all'acquisto di un'auto usata, è opportuno:

  • Cercare tracce di manomissione;
  • Analizzare lo stato del volante;
  • Valutare l'usura dei sedili;
  • Verificare l'aspetto del pomello;
  • Ascoltare i rumori a bordo.

Tutti questi

segnali sono negativi, è bene pensare che l'auto sia stata oggetto di una manomissione o che nasconda dei vizi occulti, come un sinistro grave non denunciato dal rivenditore.

Vendita auto, tipo di truffe

  • Il fantomatico acquirente straniero: una delle truffe più gettonate è quella che ha come protagonista un soggetto proveniente da un Paese estero, nella fattispecie - di solito - dalla Costa d'Avorio. L'uomo dice di volersi trasferire a breve in Italia e non contratta minimamente sul prezzo. Praticamente, la vettura viene venduta a scatola chiusa. In molti, vista la vantaggiosità dell'offerta, elargiscono il proprio IBAN per concludere l'affare. A quel punto la truffa va avanti con una serie di contatti da parte di figure istituzionali africane, complici del compratore, per dare maggior credibilità alla compravendita in atto. In un secondo momento, arriva un email dalla D.G.I. (la Direzione Generale delle Imposte della Costa d’Avorio) che richiederà un importo pari al 7.5% del prezzo dell’auto per “sbloccare il bonifico”, somma che verrà restituita in seguito. Dopo il pagamento tocca all’U.M.O.A (Union Monetaire Ouest Africaine) richiedere una tassa del 10% per il cambio valuta, anche questa - in teora - recuperabile. L'aspetto formale dello scambio di battute, fa cadere ancora oggi molte persone nella trappola.
  • L'assegno scoperto: qui entrano in gioco delle persone dall'aspetto rassicurante e distinto, oltre che dai modi gentili. Avrà premura di acquistare l'auto con un assegno circolare, che dopo le verifiche della banca risulterà scoperto. Peccato che l'auto sia già stata consegnata.
  • Acquisto in contanti: l’acquirente dichiara di voler pagare in contanti l'auto. All'apparenza sembra un'affare, salvo però scoprire che i soldi sono falsi. I truffatori sono professionisti, anche se il denaro ha l'aspetto e la consistenza di quello corrente, ad accurata verifica risulterà falso.

Forme di tutela:

  • Porre attenzione ai documenti che potrebbero essere falsi (carta identità, lettere istituzionali di banche, etc.).
  • Non consegnare la carta di circolazione prima di aver venduto l’auto.
  • Non fidarsi di chi vuole acquistare la tua auto senza neanche averla vista.
  • Non terminare la vendita senza aver prima aver controllato in banca assegni e bonifici.
  • Non versare soldi pensando che verranno restituiti.
  • Non accettare pagamenti in contanti.
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